I segreti della casa sul lago è uno di quei libri che fai fatica a chiudere, quelle letture che ti tengono in bilico tra la voglia e l’impazienza di proseguire nella storia e la paura che possa essere consumata troppo in fretta. La Morton ha quella rara capacità di afferrare il lettore per il bavero della giacca e volerlo tutto per sè. La storia inizia durante la festa del Solstizio in una meravigliosa residenza sul lago nell’estate del 1933 in cui il piccolo Theo Edevane ancora piccolisiimo scompare senza lasciare traccia. Da allora la famiglia Edevane non trova pace e quella casa così amata dove ogni anno venivano organizzate magnifiche feste viene abbandonata per sempre e dimenticata. Sett’antanni più tardi una giovane e intraprendente poliziotta londinese troppo coinvolta in un caso sul quale sta indagando viene garbatamente invitata dai suoi superiori a prendersi un po’ di tempo e la donna, seppur contrariata, decide di far visita alla persona che per lei è ststa più di una famiglia, sicura che in quel luogo lontano dalla città, immersa nella natura avrà modo di fare chiarezza dentro di sè e trovare le risposte che cerca. Ma Sadie non è certo tipo da rimanere troppo tempo senza far niente e un giorno, durante una passeggiata con i cani, si imbatte nel fantasma di una vecchia casa sul lago di cui non immaginava neppure l’esistenza. Ma quello che trova durante la perlustrazione dell’edificio è qualcosa di molto diverso da quello che si aspettava. Un libro pieno di colpi di scena, dalla scrittura coinvolgente e la trama serrata, scritto con la grazia e la capacità propria delle grandi romanziere del secolo scorso.\r\n\r\n \r\n\r\nArticolo di: Elena Torre