La mostra The Japanese House. Architettura e vita dal 1945 a oggi è a cura di Pippo Ciorra in collaborazione con Kenjiro Hosaka (National Museum of Modern Art, Tokyo) e Florence Ostende (Barbican Centre, Londra). Chief Advisor della mostra Yoshiharu Tsukamoto (Atelier Bow-Wow / Tokyo Institute of Technology).Tra tradizione e innovazione l’architettura della casa giapponese racconta un’intera cultura ed è co-organizzata da Japan Foundation, Tokyo e MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma, e coprodotta da Japan Foundation, MAXXI, Barbican Centre e il National Museum of Modern Art di Tokyo. La mostra racconta l’importanza del progetto della casa in Giappone attraverso il lavoro di archistar come Kenzo Tange, Toyo Ito, Kazuyo Sejima e Shigeru Ban, e dei loro maestri meno conosciuti in occidente come Shirai, Shinohara, Sakamoto e di giovani straordinariamente promettenti.Convivenza tra tradizione e innovazione architettonica, tra natura e artificio, materiali antichi e tecnologicamente evoluti: lo spazio domestico è la chiave d’accesso all’intera cultura metropolitana del Giappone di oggi.La mostra presenta gli aspetti essenziali della casa giapponese, rivelando la ricchezza espressiva dei progetti e la loro capacità di creare sempre una inattesa armonia tra uomo, edificio e contesto.Disegni, modelli, fotografie d’epoca e contemporanee insieme a video, interviste, spezzoni di film, manga e opere di artisti compongono il percorso di mostra insieme alle riproduzioni in scala reale di frammenti e sezioni di edifici particolarmente significativi, nell’allestimento progettato da Atelier Bow-Wow in collaborazione con il museo. In questo contesto non poteva mancare, come evento collaterale, un’arte legata molto all’evoluzione della casa giapponese come l’ikebana. Le tre maggiori scuole saranno presenti con altrettanti appuntamenti. La prima sarà la Scuola Sogetsu (18 novembre p.v.) per poi proseguire con l’Ohara (20 gennaio 2017) e terminare con l’Ikenobo (10 febbraio 2017) andando così in stretto ordine inverso rispetto alla nascita cronologica delle tre scuole.Sofu Teshigahara fondò la scuola di Ikebana Sogetsu nel 1927 e si distinse subito per l’approccio divulgativo e moderno a partire dalla concezione di ikebana svincolato dalla casa tradizionale giapponese che iniziava a mutare..La Sogetsu si caratterizza per la visione innovativa di quest’arte, divenendo una vera e propria scultura tridimensionale che può essere realizzata e posizionata ovunque con legami con il mondo dell’arte (Sofu), del design (la figlia Kasumi), del teatro (il terzo Iemoto della Scuola Hiroshi) e della scuola (Akane attuale direttrice). Introduce lo “stile libero” e induce tutti alla creatività pur mantenendo le precise regole e idee dell’Ikebana tradizionale. Luca Ramacciotti (Presidente Chapter Roma di Ikebana International – Chairperson Concentus Study Group Sogetsu) terrà una conferenza sull’ikebana e sulla scuola Sogetsu. A lui si affiancheranno con dimostrazioni di alcuni stili della Scuola (Lucio Farinelli Vicepresidente del Concentus Study Group Sogetsu), Anne Justo, Lucia Coppola e Giulia Piccone Italiano maestre della Scuola Sogetsu appartenenti al Concentus Study.Group Sogetsu con sede a Roma.Oltre a questo durante il giorno realizzeranno un ikebana astratto, di media grandezza, andando ad utilizzare la bellissima fontana dell’opera di Francesco Venezia posta all’esterno del MAXXI stesso, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo progettato dall’architetto Zaha Hadid.