Prosegue il programma delle mostre della Fondazione Banca del Monte di Lucca\r\nIspiratore di tanta arte tra cui quella di Guttuso, \r\n\r\nartista europeo ante litteram ed esploratore di confini ed atmosfere:\r\n\r\napre a Lucca “Louis Christian Hess e l’Italia – Alla ricerca del paradiso”\r\n\r\nIngresso libero fino al 31 luglio al Palazzo delle esposizioni in piazza San Martino\r\nVernice sabato 9 luglio ore 18\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n“Christian Hess può dirsi ispiratore di tanta arte a lui successiva. Nelle sue opere si riconoscono i tratti, poi rielaborati nel secondo Dopoguerra, da Guttuso, le correnti artistiche dell’espressionismo italiano del Novecento e i valori plastici”.\r\n\r\n \r\n\r\nCosì Giuseppe Maria Ardizzone, presidente dell’associazione culturale Christian Hess di Roma, nel presentare alla stampa la mostra “Louis Christian Hess e l’Italia – Alla ricerca del paradiso perduto”, che inaugura sabato alle 18 al Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca all’interno del calendario annuale di iniziative, e resta aperta fino al 31 luglio a ingresso libero.\r\n\r\n \r\n\r\nAlla presentazione hanno preso parte il past president della Fondazione, Alberto Del Carlo, insieme a Maria Stuarda Varetti, coordinatrice del Comitato Gestione Eventi della Fondazione, Ines Cinquegrani, in rappresentanza degli eredi di Hess, e Stefania Borgonovo che si è occupata delle traduzioni del catalogo.\r\n\r\n \r\n\r\n“Christian Hess rappresenta l’artista europeo ante litteram, in un periodo in cui il bisogno del superamento dei muri artistici e civili era un imperativo di un’Europa che aveva deciso di aprire i propri confini, e in cui gi artisti rappresentavano i messaggeri della poesia e dell’umanità, capaci di reinterpretare in chiave nuova il sentimento di un intero continente – ha proseguito Ardizzone -. Christian Hess amplifica e trasferisce da nord a sud l’incisività del tratto della denuncia sociale della Mitteleuropa con la calda e luminosa atmosfera della tradizione classica e ambientale italiana”.\r\n\r\n \r\n\r\n“Hess è stato artista colto, intelligente e soprattutto libero, che ha vissuto con grande pienezza il suo tempo – sono state le parole di Maria Stuarda Varetti -. È stato un vero e proprio ponte tra espressionismo tedesco e neorealismo italiano, recependo gli stimoli di un periodo di grande ricerca e ricchezza stilistica e traducendoli in una pienezza di emozioni e proposte. Hess, da attento e partecipe osservatore, ha indagato tutte le proposte figurative, aprendo in particolare alla corrente che maggiormente caratterizzerà il secondo Dopoguerra, il neorealismo italiano, il cui maggior esponente sarà Guttuso. Hess è inoltre un artista che ha amato sinceramente l’Italia, che non si è fermato al Grand Tour ma si immedesimato nella più profonda sicilianità”.\r\n\r\n \r\n\r\nLa biografia\r\n\r\nNato nel 1895 a Bolzano, studia e fa le prime esperienze artistiche a Brunico e a Innsbruck. Nel 1917 partecipa alla prima Guerra Mondiale. Dal 1919 al 1924 è all’Akademie di Monaco, nel 1925 visita Firenze e la Toscana, poi raggiunge per la prima volta la Sicilia: lo entusiasmano la luce, i colori e il paesaggio mediterraneo che ispireranno le sue opere future. Dal’29 Hess anima a Monaco di Baviera il Gruppo Juryfreie (dei “senza giuria”) che propugna la libertà dell’Arte. Nel 1931 le Camicie brune usano le maniere forti: Christian e altri tre pittori vengono pestati e le opere finiscono bruciate. Nel 1933 lascia Monaco e fugge a Messina. Da Zurigo lo raggiunge Cecile e lo induce a sposarla e a trasferirsi in Svizzera. Ritornano in Sicilia ma Cecile non sa adattarsi, chiede il divorzio e torna a Zurigo. Hess cade in depressione e tenta due volte il suicidio. Nel 1938 lascia Messina e i dipinti del periodo siciliano alla sorella Emma e va in Svizzera e in Baviera. Muore a Schwaz nel 1944 prima dei 49 anni sotto un bombardamento. La sorella Emma, che aveva messo in salvo i dipinti si è impegnata per far rivivere l’arte del fratello.\r\n\r\n \r\n\r\nLa mostra resta aperta fino al 31 luglio, ad ingresso libero. Orario dal lunedì al venerdì 15 – 19 e sabato e domenica 10 – 13 e 15 – 19. Ingresso libero.\r\n\r\nFonte: Anna Benedetto