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Dopo il successo della presentazione del disco di debutto “Joan Thiele” (uscito il 10 giugno per Universal Music) al Market Sound di Milano, Joan Thiele, insieme alla sua band “Gli Etna”, sarà in tour da giugno a settembre nei principali festival italiani a bordo del Red Bull Tour Bus, uno sleeping bus anni ‘60 che si trasforma in un vero e proprio palco.
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Date:
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09 lug Monza – I Days
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16 lug Genova – Goa Boa
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23 lug Vasto – Siren Festival
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31 lug Locorotondo – Locus Festival
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16 ago La Villa – Val Badia Jazz
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3/4 set Treviso – Home Fest
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30 set Trieste – Barcolana
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L’album anticipato dai singoli “Save Me” e “Taxi Driver”, contiene sei brani inediti scritti da Joan (“Save me”, “Cup of coffee”, “Heartbeat”, “Rainbow”, “Taxi Driver”, “You & I”) e una cover di Lauryn Hills “Lost Ones” in una nuova, splendida interpretazione. I brani del disco sono stati registrati fra Milano, Amburgo, Los Angeles e i Red Bull Studios di New York e sono stati prodotti da Andre Lindal e Anthony Preston, Farhot, Fabrizio Ferraguzzo e gli Etna.
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Quando penso a questo disco, penso ad un arcobaleno – racconta Joan – Un arcobaleno che oltre a raccontare i colori di una donna, racconta in pieno le sfumature di una produzione eterogenea e contaminata da luoghi e persone differenti.
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Joan si è fatta conoscere al pubblico italiano grazie alla cover di Drake “Hotline Bling”, entrata nella viral chart di spotify. Ha pubblicato a gennaio di quest’anno il suo primo singolo inedito “Save me”. A marzo, durante la sua permanenza in America, ha presentato alcuni brani dal vivo al South by Southwest (SXSW), il noto festival americano dedicato alla musica, al cinema e all’innovazione che si tiene ogni anno ad Austin.
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Foto libere da diritti per uso editoriale: https://goo.gl/UC2j05
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Joan Thiele è una giovane cantante emergente di talento, bellezza ed origini a dir poco affascinanti. E’ nata nel 1991 in Italia da madre italiana e papà svizzero-colombiano, ma ha trascorso l’infanzia a Cartagena, tra i Caraibi e le coltivazioni di caffè. Finito il liceo, decide di trasferirsi in Inghilterra per fare musica. Fin dall’infanzia ha trascorso una vita nomade che le ha regalato un gusto musicale internazionale, un connubio creativo con sfumature stilistiche che non possono lasciare indifferenti. Grande personalità artistica, a partire dalla scelta di cantare in inglese (“Ho sempre vissuto in ambienti dove il bilinguismo e il trilinguismo erano scontati, per me l’inglese è un ambiente molto naturale”) e un percorso artistico iniziato sin da piccola coi Led Zeppelin (“Me li faceva sentire la mia baby sitter”), proseguito con Crosby, Stills, Nash & Young, ma arricchitosi da un certo momento in poi di suggestioni contemporanee.
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