Il percorso intrapreso nell’ultimo anno e mezzo dall’Ente Parco insieme alle amministrazioni comunali coinvolte ha dato i suoi frutti: il Ministero dell’ambiente ha infatti comunicato che la candidatura delle “Selve costiere di Toscana” ha positivamente superato il penultimo passaggio prima della conclusione dell’iter, subordinando la definitiva ammissione ad alcune integrazioni e chiarimenti che il Parco ha inviato nei giorni scorsi. Se tutto procederà come previsto, il 19 marzo a Lima in Perù l’Unesco sancirà la nascita di una nuova importantissima Riserva della Biosfera toscana, una delle sole dieci esistenti in Italia.
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Il progetto sviluppato dall’Ente Parco come capofila ha inteso superare i confini della precedente Riserva “Selva pisana” riconosciuta dall’Unesco nell’ambito del programma “Man and Biosphere” (Uomo e Biosfera), fino a quest’anno quasi del tutto coincidente con i confini del Parco, per proiettarsi su un territorio più ampio che comprenderà parte delle province di Pisa, Lucca e Livorno.\r\nIl lavoro svolto tra il 2014 e il 2015 dall’Ente Parco, dopo una serrata “negoziazione” con gli uffici italiani e dopo la presentazione di una prima proposta, si era concluso nello scorso ottobre con la consegna di una nuova e corposa candidatura. Nel fascicolo inviato all’Unesco era contenuta l’intesa, anche politica tra l’Ente Parco, e le amministrazioni comunali il cui territorio era già incluso dal 2004 nel perimetro della riserva “Selva pisana” (Pisa, Viareggio, Vecchiano, San Giuliano e Massarosa), le new entry della proposta del 2014, ossia Calci e Collesalvetti, e quelle del 2015, Lucca e Capannori. Importante anche l’appoggio alla candidatura espresso formalmente dalla Scuola Superiore Sant’Anna, dal Centro di ricerche agro-ambientali “Enrico Avanzi” e dal Museo di Storia naturale di Calci, oltre che da molte associazioni ambientaliste e culturali, istituti privati e persino imprenditori.
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Fonte: Enrico Lippi