“Le menzogne a cui crediamo\r\ncon maggior convinzione sono quelle\r\nche raccontiamo a noi stessi.\r\nNon ero stato ingannato\r\nda altri che da me”\r\n\r\nNikel ha trent’anni, è originario dell’est ma vive in Italia da quando era bambino. La sua vita è spartana e solitaria, nessun amico e nessuna relazione stabile. L’unica persona che frequenta è Attilio, un anziano bibliotecario che gli dà lezioni di italiano e gli consiglia i libri da leggere.\r\n\r\nLa vita di Nikel cambia radicalmente quando conosce Olga Kersten, un’affascinante scrittrice con un passato oscuro e doloroso molto simile al suo. I due iniziano a frequentarsi ma la relazione è turbata dalla presenza di Lyubim, l’ex compagno di Olga, un uzbeko che lavora come guardia del corpo, che non intende rinunciare a quella che considera la sua donna. Attraverso minacce e provocazioni Lyubim si insinua nella vita della coppia, finché fra i tre si instaura un rapporto erotico molto forte e ambiguo, che s’interrompe solo quando l’uzbeko viene ritrovato morto sugli scogli.\r\n\r\nL’ultima menzogna è un romanzo sul potere della scrittura, sul confine invisibile che separa la realtà dall’invenzione, sul patto che lega lo scrittore al lettore; ma è anche un romanzo che ruota attorno a un desiderio ambiguo e pericoloso che finisce col portare i protagonisti lungo strade inaspettate ed estreme.\r\n
L’ULTIMA MENZOGNA di GIOVANNI PANNACCI
Giovanni Pannacci vive fra Rimini e Città di Castello, insegna lingua italiana agli stranieri e si occupa di certificazioni linguistiche. Per l’editore Giulio Perrone ha pubblicato Siamo tutte delle gran bugiarde. Conversazione con Paolo Poli (2009) e il romanzo La canzone del bambino scomparso (2012).