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“Mentre di parlo”, il brano con il quale la cantautrice Miele è approdata al Festival di Sanremo 2016

MIELE\r\n\r\n \r\n\r\n“Mentre ti parlo”, \r\n\r\nil brano con il quale Miele è approdata al Festival di Sanremo 2016,\r\n\r\nsarà in radio a partire da venerdì 15 gennaio.\r\n\r\n \r\n\r\n“Mentre di parlo, canzone che ha permesso alla cantautrice Miele (al secolo Manuela Paruzzo) di vincere Area Sanremo e, quindi, di conquistare la possibilità di esibirsi sul palco del prossimo Festival di Sanremo, categoria “nuove proposte”, sarà in rotazione radiofonica a partire da venerdì 15 gennaio. Il brano è accompagnato dal videoclip, disponibile sul canale ufficiale Youtube di Miele, ecco il link: https://www.youtube.com/watch?v=SoKVTUQYep8&feature=youtu.be\r\n\r\n \r\n\r\n“ Mentre ti parlo’ non è solamente una mia canzone, è la prima canzone che ho scritto – racconta Miele -. In quel periodo ero lontana da casa, a Milano per studiare musica, stavo provando da un po’ di tempo a scrivere qualcosa, ma non mi usciva nulla di buono, di vero. Dopo una violenta discussione al telefono con mio padre, nel bel mezzo di una lezione ho cominciato a buttare parole su un foglio.Parole di rabbia e di amore allo stesso tempo. Racconta l’esigenza naturale di ogni figlio di tagliare i fili di un legame ormai troppo stretto con i genitori, nonostante l’amore incondizionato.\r\n\r\nE’ una canzone che grida ciò che io gridavo al telefono in quel pomeriggio con mio padre: poterlo amare ma essere capace ancor di piu’ di amare me stessa, comunque io sia.\r\nLa mia storia di cantautrice è iniziata quando ho avuto il coraggio di scrivere la frase “troverai i miei occhi magari meno storti”, perché quelle precise parole buttate su quel foglio erano me, la mia insicurezza e il mio orgoglio, il mio rapporto difficile con il mio sguardo imperfetto. L’amore e il rispetto per se stessi, l’emancipazione dai condizionamenti, qualsiasi essi siano, è un argomento che mi appartiene da sempre, al punto tale che è diventato il filo conduttore di tutto il disco”.\r\n\r\n \r\n\r\nMiele prosegue e anticipa il suo primo disco: “Il titolo sarà “Occhi”, i miei occhi, che guardano e imparano, che amo e a volte odio, e che mi insegnano ad accettare me stessa e i difetti che ho. Penso che sia proprio nell’imperfezione che ci distinguiamo gli uni dagli altri, ed è nell’imperfezione che riusciamo a sfuggire a presunti “modelli perfetti” che sempre piu’ spesso ci vengono proposti come unici possibili”.\r\n\r\nAll’interno del disco, oltre al brano presentato a Sanremo, ci saranno altri sei brani: “tre portano la mia firma, uno è una cover dell’immenso Lucio Dalla, e la scelta è caduta su “Grande figlio di puttana”, canzone scritta a quattro mani da Dalla e gli Stadio. Gli ultimi due brani scelti per il disco portano, invece, la firma di due autori ancora poco conosciuti al pubblico, ma che amo e che mi hanno fatto un bellissimo regalo. “Questa strada” è un brano di Gina Fabiani, cantautrice romana dall’incredibile forza espressiva, un onore per me poterla cantare. “Gli occhi per vedere”, infine, è un brano di Eugenio Sournia, autore e leader della band Siberia, che ho avuto la fortuna di incontrare proprio durante il percorso delle selezioni per Sanremo Giovani, che mi ha immediatamente affascinato e conquistato e che sono certa diventerà uno dei maggiori autori del futuro panorama musicale italiano. \r\n\r\n \r\n\r\nMiele, affascinata dal mondo del blues e del rock (“Sono Miele, mi piace il Rock. Sono Miele e sono Siciliana. Sono Miele e faccio Rock alla Siciliana. Rock col pizzo e lo scialle”), è fin da subito influenzata dalle voci di Janis Joplin, Nick Cave e Tom Waits. Ma rimane fortemente legata alla musica italiana e ai cantautori “immortali” in particolar modo a Lucio Dalla, Ivano Fossati e per quanto riguarda le grandi interpreti a Mia Martini.\r\n\r\n \r\n\r\nMiele nasce a Caltanissetta il 13 maggio del 1989. Ragazza dallo stile raffinato ed elegante e dal carattere determinato e grintoso, ha da sempre avuto un legame con la musica molto intenso tanto da decidere, all’età di 23 anni, di trasferirsi a Milano e iscriversi al CPM Music Institute dove frequenta i corsi di canto, piano complementare e song writing e studia con i maestri Andrea Rodini (scopritore e produttore di Renzo Rubino) e Giuliano Lecis. Dopo tante esibizioni, festival, concorsi e premi (Festival di Caltanissetta; Festival dei Due Mondi”di Spoleto; “Premio Siae alla Creatività” rassegna “Milano per Gaber” solo per citarne alcuni), nel 2015 vince il concorso “Area Sanremo” e viene selezionata per partecipare al FESTIVAL DI SANREMO 2016 sezione Giovani.\r\n\r\n \r\n\r\nLa caratteristica che rende unica la cantautrice siciliana è la sua voglia di non rinunciare mai a dedicare il suo tempo a fare la musicista di strada: “Cantare fra la gente a ridosso di una chiesa, una piazza o un portico antico è uno degli esperimenti che qualunque musicista dovrebbe concedersi. Il contatto con la gente è talmente intenso da diventare quasi fisico”, racconta Miele.\r\n\r\nFonte: Gabriele Lo Piccolo

Grafica Divina

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