E’ disponibile, in tutte le librerie, “Un Mare di Tortore” (Ad est dell’equatore), il primo libro dell’avvocato napoletano FABIO GARGANO, distopia fantascientifica ambientata in un mondo ricostruito dopo un grande bug dell’informazione; una vera e propria apocalisse informatica.\r\n\r\n \r\n\r\nUme Fill vive e lavora a Zona19. Ha una vita tranquilla in cui sembra non manchi nulla. Come tutti i cittadini della sua e delle altre città del mondo, al termine della giornata esegue il backup per salvare i dati nella memoria per non perdere, così, alcuna informazione. Il weekend può dedicarsi a qualche videoproiezione o assistere agli incontri della “Fabbrica del Bello” e riposare. Nella sua città una perfetta organizzazione permette a tutte le cose di funzionare con rigorosa precisione, eppure quando Ume torna a casa, la sera, sente che qualcosa in lui non va. E’ così che un onesto cittadino, lentamente, inizia un percorso che lo porterà a varcare la soglia di mondi diversi.\r\n\r\n \r\n\r\nIl fulcro della narrazione si trova nel rapporto dell’individuo con la collettività, una collettività che sembra chiusa nella prevedibilità delle azioni prestabilite dall’alto, una forza statale che pianifica la routine dei propri sottoposti, in questo caso i cittadini. Proprio in virtù di questa piattezza esistenziale il protagonista entra in una profonda crisi che lo porterà a viaggiare in luoghi e su piani fisici differenti.\r\n\r\n \r\n\r\n“Un Mare di Tortore” investe il lettore del più grande interrogativo distopico che l’uomo contemporaneo è costretto a porsi: “Per quanto ancora l’umanità riuscirà a sottostare all’infida legge della massificazione esistenziale? A sopportare l’omogeneizzazione del pensiero, quella delle azioni comuni e private, a discapito della differenziazione tra gli individui e tra il pensiero di ciascun individuo? Fino a quando riuscirà a tollerare l’iperproduzione di informazioni prima che queste prendano il sopravvento? ”\r\n\r\n \r\n\r\nFabio Gargano, tuffandosi nelle profondità già scavate da Gibson e Dick, affronta una delle più classiche tematiche di genere con una scrittura cinematografica ed assolutamente non di genere, capace di evocare immagini familiari a chi ha amato Blade Runner e Deus Ex.\r\n\r\n \r\n\r\nFabio Gargano sceglie, inoltre, di tentare il lettore con un molteplice finale: Quattro finali diversi per altrettanti diversi esiti del romanzo, tutti consultabili tramite un QR Code stampato sul libro; tutto per un semplice motivo: “contestare la dittatura dell’autore, restituendo al lettore la capacità di appropriarsi di qualsiasi momento della storia”.\r\n\r\n \r\n\r\nFABIO GARGANO Nasce a Napoli nel 1971 dove vive e lavora. Avvocato, da vent’anni è attivo nella produzione di eventi, manifestazioni e progetti artistici. Ha curato la regia di vari videoclip musicali, tra cui alcuni dei “99 Posse” e altri dei “Management del Dolore Post-Operatorio”. Ha realizzato alcune colonne sonore per il cinema, quali “Il Loro Natale” e “Largo Barracche” di Gaetano di Vaio. Con Di Vaio stesso, partecipa alla fondazione di una società di produzione, la “Figli del Bronx”. “Un mare di tortore” è il suo primo romanzo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nhttps://www.adestdellequatore.com/2015/05/un-mare-di-tortore-fabio-gargano/\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/Un-mare-di-tortore-di-Fabio-Gargano-1009788812364915/timeline/\r\n\r\n