Home Da leggere EMILY ST. JOHN MANDEL STAZIONE UNDICI

EMILY ST. JOHN MANDEL STAZIONE UNDICI

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n\r\nVincitore dell’Arthur Clarke Award per la science fiction, finalista al National Book Award, PEN/Faulkner Prize e al BAILEYS Women’s Prize for Fiction\r\n\r\n

\r\n

Grafica Divina

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

Nominato tra i migliori libri dell’anno da Kirkus,  The Washington Post, Time Magazine, il Chicago Tribune, The Huffington Post

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

New York Times Bestseller

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n\r\n“un mondo apocalittico in cui si lotta per salvaguardare l’arte, la cultura e la gentilezza … sta fra Cormac McCarthy e Joan Didion, un romanzo magnetico”  Kirkus\r\n

“Un viaggio unico da cui esaminare la devastazione della civiltà”  Publishers Weekly

\r\n

” Mai un libro mi ha convinto di più della imminente fine della società: Emily Mandel ha il talento di evocare sia il terrore sia l’empatia” Los Angeles Review of Books 

\r\n

\r\n

\r\n

Libro tra i più attesi, Stazione undici, della scrittrice canadese Emily Sant. John Mandel, è un romanzo distopico e apocalittico. Ma a differenza di tanta letteratura di genere, la Mandel scrive un libro sulla possibilità degli umani di essere migliori, proprio a partire dal niente che è rimasto. Bestseller in Usa e in corso di traduzione in 22 paesi,  Stazione undici inizia con una delle fobie più ricorrenti: un’aggressiva ed incontrollabile pandemia, la Georgia Flu,  uccide due terzi dell’umanità. Tutto salta, banche e luce, benzina, comunicazioni. Nello stesso giorno in cui un aereo in arrivo dall’Est dell’Europa porta il virus a Toronto,  sul palco dell’Elgin Theatre muore di infarto un grande attore shakesperiano: stava facendo Re Lear. Sarà quella troupe di attori a girare per il mondo finito, tra il Canada e gli stati settentrionali dell’America, mantenendo vivo ciò che resta dell’umanità.  Sì perchè anche in questo mondo nel quale la condizione umana è ridotta allo stato primordiale, si possono intravedere barlumi di civiltà pre-collasso: quel gruppo nomade di attori,  che instancabilmente ripropone arrangiate interpretazioni di opere teatrali di Shakespeare,  riaccende la speranza. Anche senza corrente elettrica, internet, aerei, e comunicazioni, ci può essere spazio per l’arte, la vita e la bellezza. Stazione undiciè uno di quei romanzi che danno dipendenza.

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n\r\nEmily St. John Mandel è nata in Canada,  nella British Columbia. Già autrice di tre romanzi, tutti segnalati da Indie Next, collabora con la rivista “The Millions” e i suoi lavori sono apparsi in diverse antologie. Con Stazione Undici ha vinto l’Arthur Clarke Award per la science fiction ed è stata finalista al National Book Award, al PEN/Faulkner Prize e al BAILEYS Women’s Prize for Fiction.\r\n\r\n

\r\nFonte: davis & Franceschini\r\n\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

\r\n

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.