Le vie del cambiamento fra smart community, nuova agricoltura, innovazione d’impresa\r\n\r\n \r\n\r\nCop21 di Parigi e X° congresso nazionale di Legambiente (Milano, ex Ansaldo, 11 – 13 dicembre 2015): La Nuova Ecologia lancia lo speciale Ricomincio da trenta+5 sulla storia recente dell’associazione e i processi di cambiamento in atto nella società italiana. Con le interviste a Vittorio Cogliati Dezza e Giusi Nicolini, con interventi di Rossella Muroni, Andrea Orlando, Aldo Bonomi, Luigi Ciotti\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSiamo nel pieno di un’età di cambiamenti, consapevolezza che accompagnerà Legambiente al decimo Congresso nazionale dell’associazione di Milano, dall’11 al 13 dicembre. L’enciclica verde di Papa Francesco, la rivoluzione energetica delle rinnovabili, la diffusione di nuovi stili di vita e di produzione sono solo alcuni dei fattori che preparano il terreno al vertice climatico che si aprirà fra poche settimane a Parigi. Nel corso dei suoi 35 anni di storia il Cigno è stato attore dei tanti cambiamenti avvenuti nel nostro Paese, dimostrando che le grandi svolte dipendono anche dalla capacità di favorire buone pratiche locali. Cambiamento e futuro sono i temi intorno ai quali ruota La Nuova Ecologia di ottobre con un lungo speciale che comprende storie di territori, testimonianze di solidarietà, economia circolare, imprenditoria virtuosa, turismo sostenibile. Inaugura la sezione uno sguardo sulla mobilità con il movimento Salvaiciclisti, il progetto romano del Grab e il successo dell’Area C di Milano, poi si raccontano le esperienze di nuova agricoltura praticate dagli “Ambasciatori del territorio”.\r\n\r\nE ancora il successo, nel maggio scorso, dell’introduzione degli ecoreati nel codice penale, a coronamento di un ventennio d’impegno dell’associazione. A dispetto dei luoghi comuni, molte storie di trasformazione virtuosa dell’Italia provengono dal Sud. A cominciare dal recupero di un vecchio scalo ferroviario a Potenza, trasformato in un Centro per la sostenibilità gestito da Legambiente Basilicata, fino all’iniziativa Coltiviamo la rete, nata da una collaborazione fra Legambiente e Fondazione con il Sud per condividere e confrontare buone pratiche diffuse in molte città del Sud Italia. Il cambiamento va di pari passi con la legalità a Casa Macondo, villa confiscata alla mafia a Favignana e ora luogo di incontro e tutela ambientale. Pollica ricorda il suo sindaco Angelo Vassallo, mentre Taranto si prepara al processo sul caso Ilva. A San Luca, nell’entroterra jonico della Calabria, istruzione e legalità sono le cifre vincenti anche grazie all’impegno di Domenica Cacciatore, dirigente scolastica. Completano l’inserto i saggi di Aldo Bonomi, Luigi Ciotti, del ministro Andrea Orlando, della direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni, del responsabile mare dell’associazione Sebastiano Venneri e ancora interviste fra gli altri al presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, infine a Stefano Pisani, il sindaco di Pollica che ha raccolto l’eredità di Angelo Vassallo.\r\n\r\n \r\n\r\nNella sezione Primo piano della rivista si parla invece di rifiuti radioattivi, per i quali si attende la lista di siti idonei a ospitare il Deposito nazionale. Intanto il 96% dell’inventario radiologico nazionale viene stoccato a Saluggia, nel Vercellese, sulle rive della Dora Baltea, il maggiore affluente del Po. Un’area clamorosamente inidonea, da cinquant’anni asservita a interessi e compromessi politici nel silenzio dei cittadini esposti al pericolo. Ora che sta per prendere avvio un processo di consultazione pubblica per la scelta del sito definitivo, il Comitato di vigilanza sul nucleare e Legambiente di Trino hanno lanciato una petizione online (tinyurl.com/fermiamo-i-depositi) per sollecitare le coscienze dei cittadini in difesa dei territori.\r\n\r\n \r\n\r\nAnche il Mediterraneo è in primo piano questo mese. Il Mare nostrum, teatro di migrazioni e conflitti, è al centro delle trasformazioni del presente, che interessano il mondo ambientalista nella misura in cui la lotta agli egoismi e allo sfruttamento dei combustibili fossili, insieme al riconoscimento giuridico dello status di profugo ambientale, può essere un antidoto alla crisi internazionale. “Sono spesso gli interessi legati al controllo delle risorse petrolifere a determinare quelle condizioni di pericolo e di assenza di democrazia che troviamo in Nord Africa e Medioriente” afferma Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente. Sta crescendo, in queste settimane, la mobilitazione di cittadini e Regioni italiane contro le trivellazioni petrolifere nell’Adriatico. La via verso una società più equa si percorre adottando una visione d’insieme, ecologica, in cui il dissesto ambientale viene correlato alla crisi economica e sociale. E in uno scenario dominato da flussi di persone in fuga da guerre e povertà, l’Italia – a partire da Lampedusa, come si legge nell’intervista al sindaco Giusi Nicolini – può rivelarsi terra di speranza e integrazione.\r\n\r\n \r\n\r\nNel resto del numero troviamo racconti di paesaggio, dal Matese alle Alpi Apuane, i santuari per gli animali sottratti alla filiera produttiva e la salvaguardia del patrimonio artistico a Paestum e Verona. Tra gli appuntamenti ricordati il convegno del 20 ottobre su agricoltura e cambiamenti climatici, organizzato da Legambiente alla Cascina Triulza nell’Expo di Milano, e la Città sostenibile di Ecomondo, in programma a Rimini Fiera dal 3 al 6 novembre. Seguono i consigli di lettura, eventi culturali e viaggi, che questo mese toccano il Marocco, il Libano, il Messico e il Parco Nazionale d’Abruzzo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nFonte: Legambiente