Piccoli esperimenti di felicità è stato un importante caso editoriale in Olanda con le sue 30 settimane di permanenza in cima alla classifica e lo scoppio di una vera e propria “Hendrik Groen mania”: sull’onda dell’entusiasmo, infatti, è stato creato il “Club del Libro più anziano” che vanta il primato dell’età media di partecipanti più alta al mondo (86 anni, il cui membro più anziano è un novantottenne) e dal romanzo sarà presto tratta una serie tv. Il romanzo di Hendrik Groen, pseudonimo dietro cui si cela uno scrittore misterioso, arriva in Italia ed è in via di pubblicazione in altri 17 Paesi. Un successo determinato anche dalla grazia, umanità e ironia con cui ha affrontato un tema di attualità molto sensibile: quello della dolce morte.\r\n\r\nHendrik non ha mai compiuto un solo atto di ribellione, ha sempre fatto buon viso a cattivo gioco, ma a ottantatré anni e un quarto si chiede se davvero ne sia sempre valsa la pena. E soprattutto se vale la pena continuare così. Perciò, Hendrik decide due cose. La prima: farsi prescrivere dal suo medico la cosiddetta pillola della dolce morte. La seconda: concedersi un anno ancora, prima di assumerla, ponendosi come obiettivo per ognuno dei 365 giorni quello di fare qualcosa di nuovo, esaudendo i desideri sempre repressi e imbattendosi nelle avventure sempre sognate. E alla fine si scoprirà chi l’avrà vinta: la pillola o una nuova primavera da attendere.