L’occasione è di quelle ghiotte, il Gruppo Editoriale Mauri Spagnol per festeggiare i dieci anni di attività ha scelto l’ombra della pineta de La Versiliana anche se l’afoso pomeriggio estivo ha messo a dura prova il pubblico presente.\r\n\r\nDel caldo si scusa persino Clara Sánchez, stupita dalla grande affluenza per il suo incontro. Per ringraziare il pubblico racconta del suo lontano debutto come narratrice e condivide con i presenti una storia bellissima che affonda le radici nella sua fanciullezza. Ci racconta di Erminea, una donna quasi cieca a cui i genitori l’affidavano come bambinaia, una donna che le chiedeva di raccontarle ogni singolo dettaglio della realtà che la circondava. E la Clara bambina si appassionò così tanto a questa loro abitudine che iniziò ad arricchire la realtà aggiungendo sempre nuovi particolari, per renderla più accattivante. Ma non solo, invecchiava le persone che non le piacevano, ringiovaniva quelle che le piacevano, le vestiva come preferiva popolando il suo immaginario di personaggi incredibili. Erminia era felicissima dei suoi racconti, fin quando non capì l’inganno perché Clara presa da un eccesso di entusiasmo in una torrida giornata di agosto si inventò la sorpresa della neve sulle colline circostanti.\r\n\r\nDa allora Erminia smise di fidarsi di lei ma quello che le fece più male fu il rendersi conto di aver perso agli effetti il suo primo e più importante lettore.\r\n\r\nE con lo stesso sorriso la Sánchez racconta come il suo primo agente letterario fu la sorella, che portò al suo professore le prime poesie di Clara. Non poteva dunque che diventare una scrittrice e conquistare milioni di lettori in tutto il mondo con Il profumo delle foglie di limone. La Sánchez è l’unica scrittrice ad essersi guadagnata con i suoi libri i tre premi letterari più importanti di Spagna: il premio Alfaguara nel 2000, il premio Nadal nel 2010 e il premio Planeta nel 2013.\r\n\r\nArticolo di: Elena Torre