Vino, peperoncino e gli afrodisiaci di una volta
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\r\nGamannossi racconta la cucina “hot” dei nostri avi
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Sentendo parlare di cucina afrodisiaca il pensiero corre subito a ingredienti esotici, considerati come veri elisir d’amore. Ma come facevano i nostri nonni ad alimentare la fiamma della passione senza ginseng, caviale o prodotti che una volta erano introvabili? Se lo è chiesto il fiorentino Andrea Gamannossi, autore di romanzi gialli e thriller ma anche di fortunate raccolte miste di noir e ricette (l’ultima, 19 sfumature di peperoncino, è del 2013) nel suo Le ricette d’amore della nonna (Sarnus, collana «I naturini» pp. 64, euro 5).\r\nIn un affascinante percorso tra colori, odori e sapori, dall’antipasto al dessert, l’autore ci offre infatti 45 piatti afrodisiaci della migliore tradizione toscana, leggermente modificati nelle ricette e nei nomi, per esaltare ancora di più il potere eccitante dei prodotti di questa terra: dai “crostini stimolanti con salsa all’inferno”, per passare poi alle “mezze penne sentimentali ai fiori blu e foglie di borraggine”, proseguendo con una “frittata del desiderio con anemoni di mare” e concludendo con le “dolci pesche frutto d’amore”, abbiamo pronto un perfetto menu all’insegna dell’eros. Il tutto accompagnato dai meravigliosi vini della Toscana, da piccoli trucchi e interessanti curiosità sulla storia e sull’uso dei prodotti locali. (Xenia Santomenna)
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Fonte: Eventi Pagliai