Home Da preservare DOMENICA 24 MAGGIO – 25° GIORNATA OASI WWF

DOMENICA 24 MAGGIO – 25° GIORNATA OASI WWF

 \r\n\r\nVOGLIAMO SALVARE LE FORESTE DEL MONDO E SOSTENERE \r\n\r\nIL PROGETTO NEL CUORE VERDE DELL’AFRICA  \r\n\r\n \r\n\r\nAnche le Oasi Toscane scendono in campo per le Foreste: \r\n\r\n 9 saranno le Oasi aperte gratuitamente a tutti \r\n\r\nTutti i programmi su https://www.wwf.it/giornataoasi.cfm\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDal 10 al 24 maggio tutti possono aderire alla grande raccolta fondi per il Progetto \r\n\r\nnel Bacino del Congo inviando  un SMS o chiamando da rete fissa al 45503\r\n\r\nhttps://www.wwf.it/foreste\r\n\r\n \r\n\r\nLe Foreste ci proteggono: difendiamole. Questo è lo slogan con cui il WWF ha avviato una grande Campagna per salvare le foreste del mondo e promosso una raccolta fondi https://www.wwf.it/foreste che culminerà il 24 maggio con la Giornata delle Oasi.\r\n\r\nLe aree protette del WWF quest’anno, infatti,  scendono in campo per salvare un’importante Oasi del Pianeta, definita il “cuore verde dell’Africa”, il Parco di Dzanga Sangha –  nel Bacino del Congo – habitat di gorilla, elefanti e rifugio anche per le popolazioni che vogliono sfuggire al degrado e alle guerre e costruire uno sviluppo che sia sostenibile e duraturo. Il Bacino del Congo negli ultimi anni sta rischiando di perdere un incredibile patrimonio di biodiversità e risorse naturali a causa della deforestazione, del bracconaggio, delle illecite attività estrattive e dai recenti conflitti armati.  Dal 10 al 24 maggio  è possibile aiutare il progetto per il “Cuore Verde dell’Africa”  inviando  un SMS o chiamando da rete fissa al 45503. E’ possibile donare anche sul sito  https://www.wwf.it/foreste.\r\n\r\n \r\n\r\n“La combinazione letale di deforestazione, caccia insostenibile e bracconaggio sta distruggendo il cuore verde dell’Africa – ha dichiarato Isabella Pratesi direttore Conservazione Internazionale WWF Italia – con un danno incommensurabile per le comunità che vivono in questi luoghi e per l’intera umanità.”\r\n\r\n \r\n\r\nIL 24 MAGGIO LA FESTA DELLE OASI WWF DEDICATA ALLE FORESTE  \r\n\r\nUna domenica tra boschi, paludi, spiagge e campagne: è la Giornata delle Oasi del WWF Italia, il   tradizionale appuntamento che coinvolge ogni anno migliaia di persone in tutta Italia che, grazie alle visite gratuite e gli eventi speciali organizzati, riescono a vivere in prima persona, magari in famiglia o con gli amici, un patrimonio naturalistico tra i più preziosi e meglio conservati del nostro territorio. Sono circa un centinaio le Oasi del WWF (di cui 17 in Toscana) , per una superficie di circa 35.000 ettari (3.500 in Toscana):  circa 40 Oasi  tutelano aree boschive ( 8 in Toscana) di cui una ventina sono costituite esclusivamente da foreste. La superficie forestale tutelata dal WWF nelle Oasi è di circa 11.000 ettari.\r\n\r\nLe Oasi WWF  ospitano una ricchissima biodiversità di piante e animali e che ogni giorno supportano le nostre\r\n\r\nvite garantendo aria e acqua pulita, difendendoci dai dissesti idrogeologici, offrendo risorse, bellezza e posti di lavoro. Nel loro insieme rappresentano i principali ambienti del Paese e sono luoghi di rifugio per specie animali e vegetali rare o a rischio. Le Oasi del WWF rappresentano un esempio di buone pratiche di gestione forestale dove la conservazione della natura assicura anche promozione dei territori, sviluppo dell’ecoturismo, mantenimento di beni e servizi pubblici. Un modello di gestione sicuramente replicabile per molti boschi in Italia e anche della Toscana\r\n\r\nDomenica 24 maggio le Oasi saranno aperte gratuitamente a tutti e animate da eventi, iniziative, manifestazioni che coinvolgeranno il pubblico, piccolo e grande, urbano o dei centri vicini con visite guidate, giochi didattici, liberazioni di animali curati e pronti a tornare nel loro ambiente, esposizioni di mostre di disegni o fotografiche, stand con prodotti bio/km zero, momenti culturali,  semplici momenti di svago, si svolgeranno durante  l’intero arco della domenica. \r\n\r\nGIORNATA OASI WWF IN TOSCANA:  9 saranno le Oasi WWF che parteciperanno con eventi e numerose iniziative il 24 maggio. (tutti i programmi su https://www.wwf.it/giornataoasi.cfm)\r\n\r\n \r\n\r\n-all’Oasi Stagni di Focognano – Area Naturale di Interesse locale, ZPS e SIC, (Campi Bisenzio- Fi), dove si terrà l’evento centrale, una “grande” passeggiata nell’Oasi per coinvolgere i cittadini nell’affascinante progetto di “restauro” dell’area che sta cambiando il volto della parte centrale della Piana Fiorentina grazie al quale è stato anche ricostruito un lembo di “bosco igrofilo planiziale” a pioppi e salici, in cui si è insediata un’importante garzaia a testimonianza dell’elevata ‘funzionalità’ ecologica raggiunta da questo nuovo lembo di foresta allagata. Durante la visita sarà possibile osservare tutto ciò assieme a numerose altre specie di flora e di fauna ed usufruire delle attività ludico educative per i bambini……\r\n\r\n-all’Oasi  Riserva Naturale Padule Orti Bottagone SIC,ZPS,  zona Ramsar (Piombino-Li), visite per grandi e piccini , laboratori didattico-ambientali, stand di produttori locali a KM0\r\n\r\nalle Oasi grossetane: Riserva Naturale Laguna di Orbetello di Ponente – SIC e ZPS zona RAMSAR (OrbetelloGr), laboratori di disegno, laboratori di scienza, laboratori di fotografia, laboratori ludico educativi,visite per grandi e piccini; e ancora visite, all’Oasi  Riserva Naturale Lago di Burano –SIC e ZPS, Zona RAMSAR (Capalbio – Gr),  e all’Oasi Riserva Naturale Regionale Bosco di Rocconi SIC, ZPS (Roccalbegna-Gr);\r\n\r\ne ancora, visite all’ Oasi Bosco della Cornacchiaia  SIC (Pi), visite, proiezioni di filmati, mostre fotografiche al  Parco Didattico dei Ronchi  (Ronchi-Massa), Oasi Dune Forte dei Marmi (Forte dei Marmi-Lu), e Oasi affiliata Dynamo (Limestre –PT)\r\n\r\n*SIC Sito d’Importanza Comunitaria\r\n\r\n** ZPS Zona di Protezione Speciale\r\n\r\n***  RAMSAR Zone Umide di Importanza Internazionale\r\n\r\n \r\n\r\nL’AZIONE WWF PER I BOSCHI IN TOSCANA\r\n\r\nAnche in Toscana il WWF si è adoperato per salvaguardare aree forestali di particolare valore. Fra queste spicca l’Oasi Bosco di Rocconi nell’alta Valle dell’Albegna (GR), 139 ettari  di area boschiva  mista di caducifoglie di grandissimo interesse botanico e faunistico, dove rari rapaci, fra cui il Lanario, nidificano sulle pareti rocciose di gole sul cui fondo scorrono ruscelli incontaminati.  Questo gioiello naturale, situato alla confluenza del fiume Albegna con il suo affluente Rigo, è stato acquistato dal WWF grazie ad una raccolta fondi che ha coinvolto tantissimi cittadini e che ha regalato alla comunità la tutela di un’area irripetibile. Una delle Oasi WWF più importanti d’Italia per quanto riguarda gli ambienti forestali, “protette” grazie anche al contributo di persone che hanno a cuore la tutela della natura. Ma molti altri sono i boschi tutelati in Toscana dal WWF, dal Bosco di Patanella, nell’Oasi WWF di Orbetello (Albinia-Grosseto), salvato dal WWF da un tentativo di speculazione e acquistato dall’Associazione grazie ad una campagna di raccolta fondi, che ospita un importante dormitorio invernale di Gufo comune, ai boschi igrofili dell’Oasi Bosco Bottaccio (Capannori-Lu), raro lembo superstite di quelli che erano una volta i boschi planiziali della Toscana, dell’Oasi di Bolgheri (raro esempio di bosco igrofilo planiziale a Frassino ossifillo) e dell’Oasi di Focognano, di proprietà del Comune di Campi Bisenzio (bosco igrofilo a pioppi e salici in cui dal 2009 si è insediata una colonia riproduttiva di Aironi quali Nitticore, Garzette ed Aironi guardabuoi), ai boschi litoranei dell’Oasi di Cornacchiaia nell’ambito del parco di Migliarino-San Rossore e dell’Oasi San Felice in Maremma, fino alle montagne pistoiesi dell’Oasi affiliata  Dynamo, splendido territorio “da lupi”.\r\n\r\nE il WWF non si limita alla conservazione diretta di alcune aree, ma si adopera anche per una  gestione più sostenibile delle nostre foreste nel loro complesso e per la tutela delle zone di maggiore valore naturalistico.\r\n\r\n \r\n\r\nI BOSCHI IN TOSCANA\r\n\r\nLa Regione Toscana ha recentemente approvato all’interno del “Piano Ambientale ed Energetico (PAER)”, la “Strategia regionale della Biodiversità per la Toscana”, realizzata in collaborazione con il WWF Italia e con il contributo di numerosi Enti ed Istituzioni, nella quale sono stati individuati diversi habitat forestali toscani come alcuni dei principali target di biodiversità da conservare.\r\n\r\nI boschi toscani si estendono oggi su 1.151.540 ettari di superficie a rappresentare il 50% del territorio regionale. Sembrerebbe un dato molto positivo, ulteriormente evidenziato dal fatto che negli ultimi decenni a causa dell’abbandono di aree agricole montane i boschi toscani sono aumentati come superficie. Quantità però non è uguale a qualità. E qui sono le note dolenti. Oggi, infatti, oltre il 75 % dei boschi toscani sono trattati a ceduo (dati PSR 2014 -2020) con tagli ricorrenti che impediscono la normale evoluzione del bosco verso l’alto fusto. Nelle aree private l’attività selvicolturale, quasi esclusivamente di ceduazione, ha interessato negli ultimi anni una superficie forestale in costante aumento. Negli anni, nell’ambito delle proprietà forestali private, sono aumentate le richieste di utilizzazione per i cedui invecchiati, di particolare valore naturalistico per la loro età ed evoluzione. Anche per quanto riguarda i boschi del demanio pubblico, abbiamo assistito a preoccupanti segnali politici di volontà di procedere ad uno sfruttamento a fini economici che rischia di danneggiare questo patrimonio ambientale. Per molti habitat forestali il mantenimento del governo a ceduo su vaste estensioni  costituisce infatti un elemento di criticità in quanto tende generalmente a semplificare e impoverire le fitocenosi dal punto di vista ecologico e strutturale. Le facilitazioni procedurali previste dalla legge e le scarse verifiche sul campo fanno sì che la situazione tenda sempre di più ad essere fuori controllo. E ci troviamo così di fronte ad un dilagare di piccoli e grandi illeciti nelle operazioni di taglio, spesso fra l’altro portate avanti con una forte percentuale di illegalità nella gestione delle maestranze e una scarsissima formazione professionale. Preoccupante in questo senso è anche la sorte del Corpo Forestale dello Stato, con il pericolo di un’ulteriore riduzione o addirittura di una scomparsa dei controlli sul campo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nBACINO DEL CONGO “SOTTO SCACCO”\r\n\r\nOggi il Bacino del Congo è, purtroppo, uno dei luoghi del Pianeta dove la deforestazione e la distruzione delle risorse hanno raggiunto una pericolosa intensità: ogni anno, infatti, in questa parte dell’Africa si perdono 700 mila ettari di foreste tropicali. Tante le cause di questa devastazione: dalla trasformazione delle foreste in aree coltivate al pascolo del bestiame domestico; dal taglio illegale degli alberi alla costruzione di dighe e strade; dall’estrazione illegale delle risorse minerarie al bracconaggio. Inoltre, la caccia alle specie selvatiche della zona – come elefanti, gorilla di pianura e di montagna, antilopi e rettili – sta seriamente mettendo a rischio l’esistenza di molte specie, tanto che le stesse Nazioni Unite (UNEP) hanno sancito che, senza interventi mirati a limitare il bracconaggio in questa zona dell’Africa, entro il 2020 la popolazione delle scimmie africane si ridurrà del 90%. Stesso discorso vale anche per gli elefanti che continuano ad essere decimati dai bracconieri per il commercio dell’avorio; purtroppo questi incredibili animali – solo nella Repubblica Democratica del Congo –  sono passati, in meno di 60 anni, da 200 mila esemplari a meno di 20 mila.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nL’IMPEGNO DEL WWF\r\n\r\nPer proteggere l’area di Dzanga Sangha il WWF vuole garantire sostegno alle popolazioni indigene che vivono in quell’area, i BaAka – questa comunità detiene, infatti, da millenni saperi fondamentali sugli ecosistemi forestali e rappresenta la principale custode della ricchissima biodiversità del parco – formazione e sostegno alle eco guardie nelle loro attività antibracconaggio, monitorare l’area e proseguire nella sua attività di lotta alla deforestazione; oltre a sostenere le comunità locali in progetti di sviluppo sostenibile. Uno di questi è sicuramente volto alla promozione di un turismo sostenibile all’interno dell’area protetta, tramite la conservazione e l’abitudine alla presenza umana dei gorilla di pianura presenti all’interno del parco. L’esperienza di altre realtà africane come Tanzania, Kenia e Ruanda, ha dimostrato, infatti, come il turismo sostenibile possa realmente rappresentare una fonte di stabile finanziamento e di sviluppo dell’economia locale.\r\n\r\n \r\n\r\n”SALVA IL CUORE VERDE DELL’AFRICA”:  \r\n\r\nDal 10 al 24 maggio invia un sms o chiama il 45503 \r\n\r\nIl valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile e CoopVoce. Sarà di 2 euro anche per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Vodafone e di 2/5 euro per ciascuna chiamata fatta sempre al 45503 da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.\r\n\r\nFonte: WWF

Grafica Divina

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