Vi ricordate il capitano (poi colonnello) Bruno Arcieri? Lo abbiamo conosciuto nel 1938, nella vicenda fiorentina narrata in “Nero di Maggio” (2000). Bruno Arcieri è poi andato a Parigi, quello stesso anno, ne “La finale” (2002), alle prese con rifugiati antifascisti, spie “doppie” e intrighi internazionali. Nel 1944 il nostro Bruno è tornato a Firenze, nei giorni terribili del passaggio della guerra (“Il passaggio”, 2002). Dopo altre due vicende belliche (“Lo Specchio Nero” e “Il Fiore d’Oro”, romanzi scritti con Franco Cardini), Bruno Arcieri ci ha raccontato le sue storie degli anni Sessanta, con “L’Angelo del Fango” (2005) e “Musica Nera” (2008).
Poi, dopo un drammatico finale, non abbiamo saputo molto di lui.
Nel 1968 Bruno Arcieri è stato ritrovato a Firenze da Franco Bordelli, ormai quasi un clochard, mentre cercava di sfuggire ai sicari mandati dai suoi nemici. La vicenda è narrata da Marco Vichi nei “Fantasmi del passato” (2014).\r\nAnche quella storia si conclude con della suspense… Dov’è fuggito, di nuovo, il colonnello Bruno Arcieri?