A TU PER TU CON ISABELLA D’ORTONA SELEZIONATA PER “IL GRANDE CANALE DELLA PACE” – VENEZIA 9 MAGGIO – PALAZZO BOLLANI\r\n- Cosa significa per lei essere stata selezionata, dal Curatore Gregorio Rossi, per la mostra “IL\r\nGRANDE CANALE DELLA PACE” che si terrà a Venezia dal 9 maggio?\r\nUn onore e il\r\n- Qual è il suo messaggio artistico?\r\nLa maternità da gioia e serenità interiore: quindi pace e amore.\r\n\r\n- Come nasce un’idea?\r\nDa qualcosa di emozionante che colpisce.\r\n\r\n- Che cosa è per lei l’ispirazione?\r\nSono sempre ispirata da tutto, ma soprattutto l’esssere umano con le sue sofferenze e le\r\nsue lotte. Però anche un fiore, un tramonto, un albero un cane…\r\n\r\n- In che circostanze vengono le idee migliori?\r\nAttraverso le mie meditazioni interiori.\r\n\r\n- Qual è la prova del nove per capire se un’idea è valida oppure\r\nno?\r\nDisegnare qualsiasi cosa è facile e piacevole, ma se in ogni quadro ci si mette l’anima come faccio io, l’ideaviene da sola ma molto sofferta.\r\n\r\n- Tre idee creative che piacerebbero fossero venute a lei?\r\nNon posso immedesimarmi nell’idea di un altro se non vivo io le sensazioni.\r\n\r\n- Quando e come ha iniziato a vedersi come artista?\r\nNon mi sono vista io, mi hanno vista gli altri.\r\n\r\n- Perché la maggioranza degli artisti hanno delle personalità complesse?\r\nPerché quello che esprimono le persone definite tali, nasce proprio da una personalità\r\nfuori dal comune.\r\n\r\n- Come si deve valutare un’opera artistica?\r\nEsclusivamente con le emozioni che ti suscita.\r\n\r\n- L’artista deve reinventarsi ogni giorno?\r\nL’artista, se è autentico, è se stesso. Tutti i giorni.\r\n\r\n- Che artisti ammira e in che modo hanno influenzato le sue opere?\r\nAmmiro tutti i grandi. Nessuno mi ha influenzata direttamente,\r\nsono sempre stata sicura di ciò che mi serviva per esprimermi. Sono\r\nstati i critici ad attribuirmi all’espressionismo tedesco anche se io, direi “realismo esistenziale”.\r\n\r\n- Qual è la sua opinione sulle sovvenzioni pubbliche all’arte?\r\nNon ho idea con che criterio vengano attribuite. Comunque i fondi a disposizione della cultura in generale, sono sempre troppo pochi.\r\n\r\n- Le dispiace doversi staccare da un pezzo che ha venduto?\r\nCertamente, è una mia creatura che se ne va.\r\n\r\n- Si compera l’opera o si compera l’artista?\r\nSi dovrebbe comprare l’opera per le emozioni che ti procura, ma purtroppo, spesso le motivazioni sono altre.\r\n\r\n- Nell’arte non ci sono guide , come sa qual è la cosa successiva da fare?\r\nE’ l’istinto a dettarmelo, sono stata sempre uno spirito libero, dipingo per me stessa, non sono mai stata succube del mercato e delle mode, da sempre porto avanti con costanza e tenacia la mia ricerca scavando nel profondo dell’animo umano nelle avversità della vita e nell’ingiustizie. La mia è senza volerlo una denuncia esistenziale che a volte diventa un grido di dolore davanti all’indifferenza e alla solitudine.\r\n\r\n\r\n- Che ruolo hanno giocato nella sua traiettoria le figure del mercante, rappresentante, gallerista e intermedi in generale?\r\nFigure fondamentali per me, in quanto non so parlare di soldi.\r\nAdesso stiamo attraversando un momento davvero critico ma in passato sono stata fortunata, ho trovato persone che hanno creduto in me indipendentemente dal loro guadagno.\r\n\r\n- Che cosa consiglierebbe a chi inizia?\r\nDi dipingere solo se spinto da una profonda carica emotiva, dipingere è un privilegio, è la fortuna di non sentirsi mai soli e di riempire i vuoti che avverti negli altri. Se lo fai per uno scopo economico, non lo fare.\r\n\r\n \r\n\r\nIntervista di Daniela Lombardi