MARTIRIO\r\nViareggio e Santiago di Compostela\r\nInaugurata a Madrid la mostra personale di CARLO CARLI\r\n\r\nCon un omaggio di bianche margherite alle signore presenti e, simbolicamente, alle innocenti vittime dei disastri ferroviari di Viareggio e Santiago di Compostela, l’artista versiliese Carlo Carli ha inaugurato nei giorni scorsi a Madrid la mostra “Martirio”. Una raccolta di quindici sue opere ispirate alle terribili sciagure che uniscono la storia recente di Italia e Spagna e che inducono a una riflessione oltre la cronaca dinanzi a catastrofi evitabili di cui l’uomo si è reso responsabile. La mostra, a cura di Elisabetta Vannozzi, si potrà visitare fino al 7 maggio presso la Scuola Statale Italiana della capitale spagnola.\r\n\r\nIl vernissage si è tenuto presso la Cancelleria Consolare, nell’elegante Palazzo di Santa Coloma a Madrid. Numerosi i diplomatici e funzionari presenti: il ministro consigliere Massimo Branciforte, il primo segretario dell’ambasciata Anna Ruffino, il consigliere stampa e cultura Gaia Lucilla Danese, il capo della cancelleria consolare Gilda Santangelo. Tra gli intervenuti anche il dirigente scolastico Cosimo Guarino, l’addetto culturale dell’Istituto Italiano di Cultura a Madrid Mario Vecchione, personalità cittadine e una folta delegazione giunta appositamente dalla Versilia. Il giorno successivo Carli ha avuto un lungo ed amichevole faccia a faccia con l’ambasciatore Pietro Sebastiani – impegnato la sera prima a Barcellona per la visita del ministro Paolo Gentiloni – e, coadiuvato dai professori Guarino e Savoini, ha incontrato i liceali della Scuola Italiana, con i quali si è lungamente confrontato sulle delicate questioni che la mostra solleva. Il fine didattico e educativo sarà perseguito nelle prossime settimane e per tutta la durata della mostra con nuove occasioni di approfondimento e di studio sul tema della sicurezza dei trasporti pubblici. Nuove opportunità, come ha ribadito il dirigente scolastico Guarino, “per coinvolgere i nostri studenti nella riflessione su quanto sia significativa la visione di un pittore di fronte ai fatti dolorosi della vita”.\r\n\r\n\r\n
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