Sarà aperto a tutti, attraverso il servizio di visite guidate del Centro visite San Rossore, il percorso naturalistico che, partendo dal Fortino nuovo, arriva fino all’arenile di San Rossore: come previsto anche dal Piano di fruizione della Tenuta di San Rossore, il sentiero sarà una ulteriore occasione per apprezzare le risorse naturalistiche del Parco. Le nuove stalle diventeranno invece il punto d’incontro tra l’allevamento zootecnico e la didattica.\r\n\r\nIl “Sentiero del fratino”, in precedenza chiamato “percorso del Fortino nuovo” perché il suo punto d’inizio è situato proprio nei pressi dell’omonimo edificio settecentesco ubicato nella zona settentrionale della Tenuta di San Rossore, è stato così ribattezzato in onore della specie protetta (Charadrius alexandrinus) che a causa della presenza dell’uomo nidifica sempre più raramente sulle spiagge italiane e che è invece un ospite prezioso proprio dell’arenile di San Rossore.\r\n\r\nL’itinerario attraversa una zona naturale di macchia e duna costiera, parte di un ecosistema retrodunale e dunale che l’Ente Parco già tutela da vari anni, con appositi interventi, in diverse zone del proprio territorio. I lavori di riqualificazione completati hanno una diversa configurazione a seconda dei diversi ambienti attraversati dai potenziali visitatori: si inizia infatti con una parte in terra battuta, per poi passare ad una passerella poggiata a terra e finire con analoghe strutture in legno sopraelevate, che estendendosi per circa 200 metri permettono di raggiungere la spiaggia evitando al tempo stesso il danneggiamento della duna.\r\n\r\nL’intervento che l’Ente Parco ha realizzato per far arrivare i fruitori alla spiaggia utilizzando il sentiero – uno degli itinerari storici all’interno della Tenuta – è molto più articolato di un semplice percorso, perché si propone di dare decoro anche all’area di arrivo e partenza del percorso, posto proprio nei pressi del Fortino nuovo, di fronte al quale è presente un vecchio fabbricato su cui al momento non è possibile intervenire, con la riqualificazione della zona mediante la predisposizione di un’area di sosta e il posizionamento di staccionate.\r\n\r\nAltro aspetto fondamentale del progetto, che si integra con i suoi aspetti naturalistici ed escursionistici, è la valorizzazione di un elemento storico presente nell’area di partenza e adesso ormai dimenticato perché totalmente avvolto da alberi e piante e quindi quasi del tutto invisibile: si tratta di un antico cippo di probabile origine settecentesca – ma certamente di epoca preunitaria – che veniva utilizzato quale punto di segnalazione di confine ad indicare la distanza del mare, in braccia fiorentine, dal punto stesso (100 braccia fiorentine, pari a circa 58 metri). Nell’area è prevista la realizzazione di una piccola attività di pulizia della vegetazione e di una staccionata attorno al cippo.\r\n\r\nIl progetto approvato dal Consiglio direttivo s’inserisce in un contesto di valorizzazione dei sentieri del Parco, che si estende dal Calambrone alla Lecciona, con l’obiettivo di mettere in condizione i cittadini di poter fruire del territorio e di contribuire a migliorare l’offerta turistica dell’area protetta connessa ai sentieri e ai percorsi. La progettazione di interventi del genere negli ultimi anni, che prosegue tuttora, riguarda proprio l’ambito della Tenuta di San Rossore. Il progetto relativo alla risistemazione del sentiero del Fortino nuovo rientra infatti tra le attività di programmazione del Parco per la riduzione del carico antropico sugli ambienti dunali, il cui obiettivo è evitare il loro danneggiamento e rendere compatibile l’utilizzo del territorio per finalità escursionistiche con la missione di salvaguardia ambientale dell’Ente.\r\n\r\nLa nuova struttura adibita a stalla realizzata in località Sterpaia, presentata al pubblico al termine della visita guidata che nei giorni scorsi aveva fatto registrare in poche ore il tutto esaurito e situata a poco più di un centinaio di metri di distanza dagli edifici già ristrutturati in passato, sarà invece utilizzata ai fini delle attività dell’azienda zootecnica della Tenuta di San Rossore, quale punto d’incontro tra l’allevamento condotto dal Parco e le attività didattiche e di divulgazione ad esso connesse.\r\n\r\n