Una ventina di militari del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, provenienti da varie realtà territoriali della penisola, accompagnati dal Comandante Francesco Paolillo, della Direzione marittima di Livorno, hanno fatto visita, nei giorni scorsi, all’incubatoio provinciale dell’anguilla, situato all’interno della Tenuta di San Rossore.\r\nL’attività si inserisce nell’ambito di un corso formativo, organizzato dal Comando Generale di Roma, per il conseguimento della qualifica di “Ispettore pesca nazionale e comunitario” da parte del personale che svolge controlli sulla filiera ittica. Il momento formativo svoltosi a San Rossore ha riguardato i piani di gestione in generale, con un particolare riferimento all’esempio della preziosa struttura allestita per il ripopolamento dell’anguilla nel territorio regionale.\r\nAd accogliere i partecipanti al corso della Capitaneria di Porto sono stati il Direttore dell’Ente Parco Andrea Gennai, il Comandante delle guardie del Parco Paolo Benedetti ed il Comandante del Servizio di tutela e gestione ambientale della Tenuta di San Rossore, Marco Lorenzini. La mattinata di studio, che ha coinvolto anche Andrea Bartoli, responsabile dell’incubatoio provinciale, aveva lo scopo anche di valorizzare la collaborazione e la sinergia tra Capitaneria, Provincia e Parco nella corretta gestione della preziosa risorsa delle anguille e nel garantire il rispetto della normativa. Anche l’Ente Parco ha infatti di recente rilanciato con forza il tema della protezione dell’anguilla, in considerazione del fatto che il territorio provinciale, ed in particolare quello del Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, è in Toscana uno dei principali ingressi degli avannotti.\r\n\r\nFonte: Enrico Lippi