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Stefan Klein, Il tempo

Il tempo\r\n\r\nLa sostanza di cui è fatta la vita\r\n\r\nIstruzioni per l’uso\r\n\r\n \r\n\r\n«Il tempo interno obbedisce a proprie leggi segrete. Perché proprio le situazioni sgradevoli passano così lentamente, mentre i momenti felici sono così veloci? Perché siamo così assenti, così svagati, proprio nei momenti più felici? Perché la vita scorre sempre più veloce man mano che si invecchia?»\r\n\r\n \r\n\r\nOre 5,30: mentre state sognando con la massima intensità, le vostre ghiandole surrenali secernono grandi quantità di cortisolo, che provvede all’eccitazione. Comincia a circolare nelle vostre arterie anche l’insulina. Il livello degli zuccheri nel sangue cala: sentite rapidamente il bisogno della prima colazione. Ore 6: il vostro cuore comincia a battere più velocemente. Salgono la pressione del sangue e la temperatura. Ore 7: Vi svegliate, e qualche maschio potrebbe aver voglia di far sesso. È infatti a quest’ora che vengono secrete grandi quantità di testosterone. Ore 7,15: Forse sentite una leggera depressione. Nel sangue circola ancora qualche quantità di melatonina, che ha predisposto l’organismo al buio e al sonno. Ore 7,30: È meglio sapere dov’è il caffè. Ore 8: Ha termine la produzione di melatonina. Il vostro pensiero comincia ad acquistare energia. Ore 8,30: Si fa sentire l’intestino. Ore 10,30: La vostra intelligenza è ora al meglio. Nel corso della mattinata il pensiero logico funziona in modo eccellente. Ore 12: La vostra disposizione di spirito è al culmine, grazie alla beta-endorfina e alla serotonina, che ora il vostro cervello secerne in abbondanza. Ore 14: Cominciate a fare sogni diurni. Ore 14,30: Un sonnellino sarebbe molto utile. Ore 15,30: Gradualmente tornate alla vostra attività. Ore 16: Il tempo di reazione si accorcia. Quando battete su una tastiera, ora scrivete più velocemente che al mattino, ma fate più errori. Ore 17: È l’ora migliore per lo sport. La vostra temperatura  corporea è salita ancora, i muscoli sprizzano energia. Ore 18: Il senso del gusto è particolarmente sensibile. Ore 19: Ora ci sono buoni motivi per gustare un buon vino. L’alcol si sopporta meglio all’inizio della serata. Ore 20: Il cervello è sempre attivo per compiti di routine. Ore 21: L’organismo comincia a liberare la prima melatonina e prepara il corpo al sonno. La temperatura del corpo si abbassa. Ore 22: Cala l’attenzione, diminuisce la vivacità. Ore 23: Per la maggior parte dei nostri connazionali il sesso è un dolcetto della buona notte: il 66 per cento degli accoppiamenti si verifica fra le ventidue e l’una.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl tempo, questa misteriosa presenza che sta in noi e attorno a noi, questa inafferrabile «sostanza di cui è fatta la vita» – come ebbe a dire Benjamin Franklin – è tutto meno che regolare, a dispetto degli orologi e delle misurazioni più accurate e tecnologiche. Siamo immersi nel tempo, anneghiamo in esso, ma la nostra percezione della sua trama ha dimensioni nascoste che Stefan Klein descrive con grande acume e profondità. Il tempo, insomma, non è «là fuori», non vive di vita propria, immutabile e costante. È l’esperienza soggettiva del tempo quella che conta e che detta l’agenda dei giorni e degli anni della nostra vita. Il senso del tempo è un’attività estremamente raffinata della mente, a cui partecipano quasi tutte le funzioni del cervello. Sensazioni corporee e percezioni sensoriali, la memoria e la capacità di fare piani per il futuro, emozioni e autocoscienza: tutte queste funzioni cooperano per darci l’idea del fluire del tempo, e se anche uno solo di questi meccanismi viene distrutto, l’esperienza del tempo si distorce o scompare completamente, come dimostrano gli esperimenti disorientanti degli speleologi che hanno passato lunghi mesi in buie grotte sotterranee. Sfruttare la nostra percezione del tempo può aiutarci a vivere meglio. Noi possiamo modificare i nostri modi abituali di interpretare la realtà. Il cervello umano è estremamente plastico e facendo gli esercizi giusti, possiamo accrescere la nostra capacità di essere felici e navigare nel tempo più serenamente.\r\n\r\n \r\n\r\nStefan Klein (Monaco di Baviera, 1965) è probabilmente il più conosciuto saggista scientifico tedesco. Dopo gli studi di fisica e filosofia, tra Monaco, Friburgo e Grenoble, e la ricerca nel campo della biofisica teorica, si è dedicato a tempo pieno alla scrittura e alla divulgazione, perché «voleva raccontare alle persone una realtà che è più eccitante di qualsiasi racconto». Il suo La formula della felicità (2002, trad. it. 2003, tascabile 2005) è stato un successo  internazionale tradotto in 25 lingue. Per Bollati Boringhieri è uscito L’eredità di Leonardo. Il genio che reinventò il mondo (2014). Altri suoi lavori, non tradotti in italiano, comprendono Alles Zufall (2004) e Der Sinn des Gebens (2010). Vive a Berlino.\r\n\r\n \r\n\r\nFonte: Elena Cassarotto\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n 

Grafica Divina

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