Da febbraio è in libreria L’amore è eterno finché è duro, il primo libro di Antonio Andrea Pinna edito da Mondadori.\r\n\r\nDopo lo straordinario successo sui social e sul web, Antonio Andrea Pinna – scrittore ed autore il cui sguardo cinico e irriverente sul mondo ha dato vita alle ormai celebri ed imperdibili Perle di Pinna – è cresciuto e passa dal mondo virtuale alla carta stampata con un nuovo progetto.\r\n\r\nIl nostro autore non poteva resistere alle tentazioni di San Valentino, L’amore è eterno finché è duro raccoglie – con pungente ironia – “Perle” inedite e non dedicate tutte all’Amore, appunto!\r\n\r\nLa sua schiettezza e simpatia lo hanno portato a diventare uno dei parolieri più famosi del momento. Attraverso le sue lenti, Andrea ci permette però di avventurarci in riflessioni profonde sulla nostra società. In questo libro, pillole dissacranti e ironiche sulle coppie di oggi ci aiutano a capire dove stanno andando i sentimenti all’epoca di internet.\r\n\r\n \r\n\r\n260k fan, migliaia di like e condivisioni e 1 milione di copertura media per post su Facebook, 160k seguaci e 30k citazioni su Instagram, un blog, le sue “perle” sulle T-shirt, oltre 100k vendute, di un noto marchio d’abbigliamento italiano e sulle cover degli smartphone: questi i traguardi raggiunti finora da Andrea. Con Mondadori si apre un nuovo percorso, che lo porta dalla sua stanzetta di Cagliari in cui tutto iniziò agli scaffali delle librerie di tutta Italia.\r\n\r\nSardo, classe ’86, Andrea nasce sui social. Nel 2010 apre una pagina Facebook ed inizia a pubblicare frasi che presto finiscono stampate su magliette vendute in tutta Italia, sulle cover dei cellulari, nelle pagine dei libri.\r\n\r\nDa dicembre inoltre Andrea ha aperto per tutti i fan il suo sito web con contenuti inediti: www.lepirladipinna.com.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSecondo te per far arrivare un messaggio bisogna passare obbligatoriamente dalla dissacrazione?\r\n\r\nAssolutamente no. Al massimo dall’ironia.\r\n\r\nLa brevità efficace che usi nel comunicare è un’esigenza tua o dettata dalle esigenze di un pubblico che orami comunica attraverso status ed sms, twit ecc…\r\n\r\nUn po’ e un po’, nel senso che da una parte ho una propensione per la sintetizzazione, dall’altra so che il pubblico la apprezza perché impiega meno tempo per ottenere lo stesso risultato.\r\n\r\nQuando hai sentito la necessità di passare dallo schermo alla pagina?\r\n\r\nPiù che una necessità è stato un desiderio. L’idea che quello che con estrema facilità e libertà condivido sul web finisse poi tra gli scaffali delle librerie è stato un sogno realizzatosi.\r\n\r\nQuali sono state le possibilità e i limiti di questo nuovo mezzo?\r\n\r\nTra le possibilità sicuramente quella di raggiungere una fetta di pubblico differente. Per esempio gli adulti hanno ancora più dimestichezza con i libri che con i social network. Il limite maggiore invece quello di non essere capito. Non avendo un passato a livello editoriale potrei esser preso per l’ultimo dei cafoni, e questo mi dispiacerebbe.\r\n\r\nArlecchino scherzando diceva la verità e Antonio?\r\n\r\nNon sempre. Diciamo che talvolta penso qualcosa e la estremizzo per solleticare l’ironia. Altre volte no. Sono molto volubile. Cambio idea continuamente e non ne risento affatto.\r\n\r\nQuale deriva stanno prendendo le emozioni e i rapporti interpersonali oggi?\r\n\r\nÈ tutto talmente veloce e spesso superficiale che più che sui sentimenti certe storie sono basate sulle dichiarazioni. Ecco, io sono della vecchia scuola. Io do peso alle sensazioni.\r\n\r\nCosa fa sorridere te?\r\n\r\nDalle robe più colte alle più idiote. Sono uno che ride tanto e spessissimo.\r\n\r\nIntervista di : Elena Torre