\r\n\r\nLa Gina si accostò e mi trovai fra le mani un gruppo di quattordici fogli dal contenuto imprevisto: erano diverse prove di indici per la raccolta Satura (…). Il vero prodigio fu che Montale continuò nel corso degli anni a darci manoscritti, oggi fogli sparsi, domani un quaderno, un altro giorno un numero di una rivistina inglese di poesia con sue postille e addirittura testi nuovi scritti a mano nei margini.\r\n\r\nMaria Corti\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nManoscritti letterari, raccolte librarie e documentari diversi: l’attenzione per gli archivi degli scrittori del Novecento è cresciuta negli anni, coinvolgendo conservatori, studiosi, ma sempre di più anche i lettori.\r\n\r\n \r\n\r\nIl volume L’autore e il suo archivio, curato da Simone Albonico e Niccolò Scaffai, raccoglie gli atti del convegno organizzato dalla Sezione di Italiano dell’Università di Losanna e intende guardare ai documenti di poeti e scrittori novecenteschi da una prospettiva originale, mettendo in comunicazione i versanti, oggi ancora troppo separati, della filologia e della critica da un lato, della descrizione, catalogazione e ordinamento dei dati dall’altro. Tra gli scrittori a cui viene dedicato un saggio Montale, Gadda, Contini, Ramuz, Meneghello, Sereni e Manganelli.\r\n\r\nLa natura spesso eterogenea e discontinua dei materiali conservati negli archivi, infatti, richiede strumenti duttili e molteplici, che consentano di presentare i lasciti nel loro insieme, da un punto di vista storico e critico.\r\n\r\n \r\n\r\nAttraverso il confronto di casi diversi si cerca così di ricavare indicazioni utili alla ricostruzione del profilo intellettuale e culturale di una personalità letteraria (come organizzava e come viveva l’elaborazione delle proprie opere? Riconosceva a questa attività una significativa dignità intellettuale? Che relazione stabiliva con le carte dopo che queste avevano cessato di svolgere un ruolo attivo?). E si cerca di approfondire l’indagine sul rapporto tra l’immagine letteraria nota e quella ricostruibile dall’archivio (la figura di uno scrittore che emerge dalle carte coincide sempre con quella ‘pubblica’ che si conosce attraverso l’opera a stampa? Quali sono i criteri e le circostanze che hanno sovrinteso al loro accumularsi? In che misura il rapporto con l’editoria ha determinato le modalità di elaborazione delle opere e la conservazione o meno dei materiali dello scrittore?).\r\n\r\n \r\n\r\nSommario del volume\r\n\r\n \r\n\r\nMyriam Trevisan, Autoritratti all’inchiostro (Università di Roma La Sapienza)\r\n\r\nNiccolò Scaffai, Come lavorava Montale (Università di Losanna)\r\n\r\nClaudio Vela, Una imprevedibile sintassi. Archivi di Gadda (Università di Pavia)\r\n\r\nLino Leonardi, La funzione-Contini nella cultura del Novecento: notizie dal suo archivio (Università di Siena)\r\n\r\nDaniel Maggetti, Ramuz dans les marges (Università di Losanna)\r\n\r\nStéphane Pétermann, Querelles d’archives autour de Gustave Roud (Università di Losanna)\r\n\r\nGiulia Raboni, Tra ricordo e memoria. Le carte di Vittorio Sereni (Università di Parma)\r\n\r\nFederico Francucci, Scarpiera, non scrigno. L’archivio e l’immagine pubblica di Giorgio Manganelli (Università di Pavia)\r\n\r\nMarino Fuchs, L’archivio letterario e la narrazione di sé tra dimensione pubblica e privata: l’esempio dell’Archivio Filippini (Università di Losanna)\r\n\r\nChiara Lungo, Un «fanatico bisogno di ricostruire». Luigi Meneghello e il suo archivio (Università di Pavia)\r\n\r\nMatteo Pedroni, Notizie dal trasloco. La biblioteca e l’archivio di Federico Hindermann (Università di Losanna)\r\n\r\nSimone Albonico, Una prospettiva sulle descrizioni dei fondi letterari moderni (Università di Losanna)\r\n\r\nAppendice a cura di Simone Albonico e Giulia Raboni\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nL’Archivio e il suo autore\r\n\r\na cura di Simone Albonico e Niccolò Scaffai\r\n\r\n216 pp., brossura 14,5 x 23 cm, 15 ill. bn 25,00 €\r\n\r\nisbn: 978-88-97737-46-9\r\n\r\nOfficina Libraria\r\n\r\nwww.officinalibraria.com\r\n\r\nFonte: Luana Solla