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NODe, HUMAN MACHINE

Questo disco nasce come ipotetica continuazione dell’indagine sugli aspetti dell’esistenza umana ma a differenza del precedente le tematiche sono incentrate sul disagio esistenziale, sulle domande ricorrenti dell’umanità, cercando di dare un libera e personale interpretazione dei “perchè” universali

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Grafica Divina

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Il disco nasce prevalentemente da un complicato periodo esistenziale di Lubvic, fondatore della band, che sentiva di dover parlare a qualcuno, qualcuno in particolare, una persona persa lungo il cammino, e crea nell’arco di otto brani un percorso che comincia in maniera sofferta, introspettiva ed autobiografica (The Shift, Soulsucker, The universe, Dark Shadows), passando per semplici dichiarazioni di intenti e promesse di un futuro migliore (We come in peace è una lettera indirizzata alla persona cui il disco si rivolge) e brani legati ad un ottimismo auspicabile (Freepocalypse & easy returns, Best is coming next), fino a culminare, nella chiusura del disco, con il raffronto tra l’essere umano ed il suo Dio, un dio inerte e disattento (A god for Humans).

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Mentre le tematiche sono di riflessione ed in alcuni frangenti estremamente cupe, esiste sempre il contraltare musicale che stempera anche i testi più neri con ritmiche ballabili e fraseggi scanzonati.

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La macchina umana è la somma di tutto ciò, dei momenti cupi, delle paure, delle ansie, delle gioie e delle speranze, tutte presenti nei testi del disco in un continuo contrasto di tinte che contribuisco a descrivere l’essenza di un individuo.

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Il messaggio del disco si potrebbe riassumere con una frase tratta dal testo di We come in peace, una esplicita dichiarazione:

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“Noi veniamo in pace e tu sei una dolce macchina umana, con l’oro di quest’alba ti svelo un segreto, siamo qui in questo mondo per scomparire insieme”.

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Dal punto di vista artistico, “Human Machine”, segna un passaggio ad una composizione meno di genere, cercando di far risaltare, con i suoni più adatti ma soprattutto con arrangiamenti che non lasciano nulla al caso, la canzone nella sua forma più semplice.

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Collaborano al disco, per la prima volta nella produzione dei NODe, alcune figure femminili, in particolar modo Gaia Fusco e Simona Coppola, che contribuiscono con la timbrica delle loro voci a creare atmosfere più aperte e di respiro.

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I NODe sono un progetto musicale fondato nel Febbraio 2011 da Johnny Lubvic e Kamoto San, due musicisti eclettici che hanno già lavorato insieme in svariati ambiti musicali. In cerca di nuove idee, i due iniziano a creare innesti di musica elettronica su territori sonori noti ma molto distanti tra loro: dal punk alla new wave, passando per il dark e l’electro-garage. Il risultato è un continuo giocare a rincorrersi senza mai raggiungersi, generando un crossover di generi post rock. Nel Febbraio 2012 pubblicano l’Ep dal titolo “Tuning the Untunable“ per la statunitense Ninthwave records.

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Il successivo incontro con PaK T2R e Luigi Di Maio rafforza ulteriormente l’attitudine volta alla sperimentazione la cui perfetta sintesi è il loro primo LP “Tragic Technology Inc.“ pubblicato a Marzo 2013 per l‘olandese 2419 record label. Il nuovo album si contraddistingue per un carattere più maturo, atmosfere più incisive e un sound decisamente più graffiante contaminato da tutti i generi appartenenti al background dei quattro musicisti. L’album realizza più di 30.000 download dal sito dal sito della 2419 record label.

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Durante la promozione dell’album nasce l’esigenza di rafforzare la sezione ritmica dal vivo e così si aggiunge al gruppo il batterista Salvatore Zannella che con la sua abilità tecnica riesce ad imprimere un taglio pop-rock al progetto pur senza abbandonare quella complessità compositiva che ormai caratterizza il gruppo.

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Nel Novembre 2014 esce il secondo LP “Human Machine” distribuito dalla MyPlace Records che intanto ha rilevato anche le edizioni del disco precedente. Per la lavorazione del nuovo album i NODe si sono avvalsi della collaborazione di altri artisti registrando parte delle tracce all’esterno del loro studio, avvalendosi della capacità ed esperienza di esperti del settore.

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Subentra alla batteria Andrea Vinti, musicista con importanti esperienze musicali, sopravvissuto all’underground degli anni novanta.

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Etichetta: Myplace records

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Lubvic – voce, basso e sampler

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Kamoto – chitarra e voci/vocoder

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PaK T2R – synth e sampler

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Lugi di Maio – sequencer e beats

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Andrea Vinti – batteria

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\r\nL’AltopArlAnte

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