Festivaletteratura di Mantova\r\n\r\ngiovedì 4 settembre | ore 18.15\r\n\r\nSagrestia di San Barnaba\r\n\r\n \r\n\r\nAlba Donati\r\n\r\nIdillio con cagnolino (Fazi Editore)\r\n\r\nConversa con Alba Donati la filosofa Franca D’Agostini\r\n\r\n \r\n\r\nAlba Donati | Idillio con cagnolino (Fazi Editore)\r\n\r\n \r\n\r\n«Ora per fortuna il libro è uscito. Vorrei festeggiarlo e applaudirlo, dato che contiene alcuni dei migliori esempi di poesia italiana comparsi negli ultimi vent’anni».\r\n\r\nAlfonso Berardinelli, Il Foglio\r\n\r\n \r\n\r\n«Questa poesia nasce dall’indignazione per la storia degli uomini. Per la Donati la violenza è storica, non metafisica, e di conseguenza il discorso sul male è sempre anche un discorso sulla responsabilità del male».\r\n\r\nRoberto Galaverni, Corriere della Sera\r\n\r\n \r\n\r\n«Può esserci, come scrive Alba Donati, “un tempo millenario intorno, che ci raccoglie”, ma la felicità è qui e ora. È questo l’idillio».\r\n\r\nEnrico Gatta, QN La Nazione\r\n\r\n \r\n\r\n«Consegna l’idillio a una storia culturale finita per sempre: mentre la vita quotidiana familiare, nella sua nuda evidenza, si riprende i suoi diritti, in una direzione che è quella dei sensi e dei sentimenti».\r\n\r\nMassimo Onofri, Il Sole 24 Ore\r\n\r\n \r\n\r\nIdillio con cagnolino è un fermo immagine sulla perfezione di un triangolo amoroso tra una figlia, una madre e una nonna. Mette in scena la storia che passa, una linea retta tra una nonna arcaica e post-bellica, una madre cresciuta nel periodo del boom economico e una figlia digitale. Nelle affermazioni della bambina, quasi dei piccoli apologhi, intravediamo molto del nostro passato, come un filo che si riannoda con la saggezza dei vecchi. Sullo sfondo, un dialogo serrato tra città e campagna, tra capitalismo e difesa dell’essenziale, tra grandi temi e piccole osservazioni domestiche. Idillio con cagnolino mette la sordina per parlare delle grandi ingiustizie sociali e storiche a cui ci ha abituati la poesia di Alba Donati e lo fa ascoltando il punto di vista di una bambina che parla con i suoi giocattoli, con i lupi e le streghe. La raccoltasi chiude con il Pianto per la distruzione di Beslan, un allucinato resoconto su come il nuovo millennio sia potuto iniziare con una strage di bambini.L’idilliorivela la sua natura di incanto provvisorio, di attimo di quiete strappato all’imprevisto, all’incidente, al terrore. Ed è proprio per questo fatalmente vitale.\r\n\r\nAlba Donati è nata a Lucca e vive tra Firenze e Lucignana. Scrive di poesia su quotidiani e riviste. Ha pubblicato La repubblica contadina (City Lights Italia 1997, Premio Mondello Opera Prima 1998) e Non in mio nome (Marietti, 2004). Ha curato Costellazioni italiane 1945-1999. Libri e autori del secondo Novecento (Le Lettere, 1999), Poeti e scrittori contro la pena di morte (Le Lettere, 2001) e, insieme a Paolo Fabrizio Iacuzzi, il Dizionario della libertà (Passigli, 2002). Recentemente ha messo in scena con l’Orchestra Regionale della Toscana il poema Pianto sulla distruzione di Beslan, con musiche di Haydn.