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SILVIA ZICHE Questa storia sarà raccontata da dentro. Dentro al corpo umano.\r\nCome una grande guerra combattuta dai globuli bianchi contro un nemico potente e subdolo che ha invaso il sangue. L’invasione all’inizio è quasi invisibile. E il conflitto scoppia quando l’invasore ha già stabilito i propri avamposti. Ma il coraggio e la forza dei prodi globuli, con l’aiuto di un inatteso e misterioso alleato (la scienza medica) riusciranno alla fine ad avere la meglio sulla leucemia.GIUSEPPE PALUMBO Una storia raccontata come in un vecchio film horror della Hammer. Il paziente, considerato da tutti afflitto da depressione e stanchezza, viene dapprima abbandonato a se stesso e trascurato. Finché non incontra quello che gli appare come uno “scienziato pazzo”, una sorta di Dottor Frankenstein, che però è l’unico capire qual è la malattia (il Morbo di Addison) e, nel suo laboratorio (visto come in un film horror in bianco e nero, appunto), trova una soluzione.\r\n\r\nMARCO CORONA La storia di un uomo nervoso. Tutti prendono la malattia che affligge (Sindrome di Behçet) il protagonista come una manifestazione psicosomatica dell’aver smesso di fumare. In realtà, non è così: soffre di una malattia rara. Nessuno, però, lo capisce. Tanto meno amici e parenti. Sfinito dalla situazione, riprende con le sigarette. Ma le cose non migliorano, anzi. È sempre più nervoso, intrattabile, con sintomi sempre nuovi e diversi. Fino a che un medico non individua la malattia e trova una cura. Intanto, attraverso questo percorso, il malato ha comunque cambiato stile di vita. È stata una grande opportunità per imparare e, adesso, è un uomo felice che, oltre alla patologia, ha sconfitto le proprie nevrosi.\r\n\r\nVINCENZO FILOSA La protagonista della storia, malata di Alzheimer, diventa sempre più piccola, come se gli anni tornassero indietro, mentre la memoria più vicina scompare per lasciare spazio a quella più remota. L’amata zia della protagonista (sorella di suo padre) comincia a smarrirsi, a diventare come una bambina bisognosa di attenzioni. Da prendere per mano, affinché non si perda. Ma alla fine si dissolve, sparisce, come in una nascita all’indietro. Che però lascia il ricordo di una persona bella e amata.\r\n\r\nPAOLO BACILIERI\r\nUna storia dedicata alla sordità, con il suo manifestarsi progressivo. Le parole cominciano a confondersi, a mancare in parte, a diventare letteralmente più piccole. E poi le vertigini: il cadere in una spirale, dentro a un silenzio bianco. Finché, nelle vignette, non spariscono del tutto le nuvolette, sostituite da didascalie in basso (come nei fumetti del Corriere dei piccoli di un tempo). È la voce della mente, che è ancora viva, e riempie ogni vuoto.\r\n\r\n
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