Isole di Glénan: un arcipelago disteso come un miraggio al largo della Bretagna; spiagge bianche e acque cristalline che sembrano un angolo di Caraibi incastonato per sbaglio nel nord dell’Atlantico. In quel paradiso, un mattino di maggio, vengono ritrovati a riva i cadaveri di tre uomini: ignota l’identità, incerta la causa del decesso.\r\n\r\nPer il commissario Dupin, di stanza a Concarneau, la notizia segna l’inizio di un lunedì nero: interrotto a metà del suo terzo caffè mattutino, è costretto ad affrontare i capricci delle maree e l’impeto delle onde per raggiungere quelle isole pressoché disabitate che, da uomo della metropoli, avrebbe preferito continuare ad ammirare dalla terraferma. Quando giunge a destinazione, quello che inizialmente sembrava un tragico incidente assume via via i contorni di un omicidio premeditato. Perché corruzione politica e affari sporchi ormai non risparmiano nemmeno quelle terre selvagge, con buona pace delle divinità che, come vuole la leggenda, le proteggono da tempo immemore.\r\n\r\nDupin sa di avere i giorni contati per risolvere il caso. Perché sul weekend incombe un’altra minaccia: l’arrivo da Parigi di sua madre, che con perfetto tempismo ha deciso di fare visita al figlio “esiliato in provincia”. La settimana è tutta in salita.\r\n\r\n \r\n\r\nJean-Luc Bannalec\r\n\r\nÈ lo pseudonimo di uno scrittore tedesco che ha ottenuto un clamoroso successo di pubblico e critica con il giallo Natura morta in riva al mare, bissato dal nuovo romanzo, in cui ritorna il commissario Dupin. Vive tra la Germania e la Bretagna. Impossibile dire di più sulla sua identità. Anche se le voci corrono…\r\n