Mentre la notizia delle possibili trivellazioni offshore in Croazia e le dichiarazioni pro fossili di Romano Prodi stanno incendiando il dibattito, Marevivo lancia al Governo Italiano un preciso interrogativo:\r\n\r\nIn merito alle attività di indagini sismiche, finalizzate alla ricerca di idrocarburi nel sottosuolo marino, che la Croazia sta svolgendo in Adriatico, in prossimità dell’isola di Pelagosa – cioè a 20 miglia nautiche dalle Isole Tremiti – è stata applicata la Convenzione ESPOO, che stabilisce principi e procedure per l’applicazione della valutazione dell’impatto ambientale in un contesto transfrontaliero, come in questo caso? E’ stato trasmesso e valutato dallo Stato italiano lo SIA (Studio Impatto Ambientale)?\r\n\r\n \r\n\r\nIn particolare, nella Convenzione di Espoo vengono regolamentate le procedure qualora un progetto possa avere un impatto ambientale negativo al di là delle frontiere dello Stato nel cui territorio si intende realizzare. \r\n\r\n \r\n\r\nL’associazione evidenzia, ancora una volta, il rischio di eventuali difformità nell’applicazione delle misure di mitigazione dell’impatto acustico in mare, con gravi ripercussioni sui mammiferi marini e condanna tutto ciò che mette al repentaglio un patrimonio naturale dal valore inestimabile e, soprattutto, una risorsa economica inesauribile per l’intero Paese.\r\n\r\nFonte: Ufficio Stampa Marevivo
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