\r\n\r\nTre campioni della nazionale italiana di rugby raccontano come questo sport li ha aiutati a diventare le persone che sono oggi. In campo e nella vita.\r\n\r\n \r\n\r\nSembra che in campo se le diano di santa ragione, occhi pesti e nasi spaccati, ma concluso il match le squadre si rendono omaggio a vicenda, qualunque sia il vincitore, e trascorrono insieme i momenti conviviali del dopo partita.\r\n\r\nIl rugby è così, uno sport aggressivo e duro all’apparenza, ma corretto e leale nella sostanza. Le squadre si fronteggiano con vigore, ma le regole sono chiare, l’arbitro si rispetta, l’avversario pure. E il pubblico non può che comportarsi di conseguenza.\r\n\r\nTre dei volti più noti della nazionale azzurra di rugby, Martín Castrogiovanni, Gonzalo Canale e Sergio Parisse, raccontano quali sono i valori di questo sport e come ciò che vale in campo si applichi ancor meglio alla vita.\r\n\r\nAttraverso le proprie storie personali e di gioco questi tre atleti-gentiluomini ci mostrano la faccia pulita di uno sport capace di accogliere sugli spalti intere famiglie e di emozionare grandi e piccoli in nome del rispetto reciproco e della civiltà.\r\n\r\n \r\n\r\nGli autori\r\n\r\nMartín Castrogiovanni, Gonzalo Canale e Sergio Parisse, campioni internazionali di rugby, giocano attualmente nel campionato francese. Tutti e tre titolari della nostra nazionale, di cui Parisse è capitano, sono nati in argentina da famiglie di origine italiana. Grandi amici, sono simboli di uno sport che sta conquistando un pubblico sempre più vasto.\r\n\r\nNicola Mostardini, giocatore di rugby “in gioventù”, da tempo conosce i tre campioni e ne ha raccolto le confdenze e le storie.\r\n\r\n \r\n\r\nFonte: Ufficio stampa Giunti