Da mercoledì 16 aprile è in rotazione radiofonica, in digital download e su tutte le piattaforme streaming “SVUOTA TUTTO” il nuovo singolo del cantautore e polistrumentista bergamasco RIKY ANELLI. Il video del brano “SVUOTA TUTTO”, con cui Riky Anelli ha vinto al Premio De Andrè 2013 la targa Repubblica.it assegnata dai lettori del sito, narra la storia di un Pinocchio cresciuto e impegnato in politica. Noi l’abbiamo incontrato ed ecco cosa ci ha raccontato.\r\n\r\nCome ci si scopre polistrumentista?\r\n\r\nBuongiorno e grazie. Polistrumentista spesso ci si scopre per esigenza.\r\n\r\nSono da sempre appassionato di arrangiamento e molto attratto dalle molteplici possibilità che uno strumento, se studiato e/o approfondito, può dare. Ho imparato a suonare il pianoforte, per esempio, perché era supporto fondamentale alla mia attività didattica. Il basso invece perché la band nella quale militavo qualche anno fa non aveva il bassista, non lo voleva suonare nessuno e alla fine mi adoprai io. Mi misi a suonare il banjo un giorno, per caso con la band di mio padre.\r\n\r\nL’ukulele invece fu proprio un desiderio…spiaggia, surf, ukulele…pensavo…infatti è quello che suono meno. La chitarra, beh la chitarra fu amore a prima vista, un amore trasgressivo, ricambiato e ardente. Amo visceralmente la chitarra, anche per la sua forma; esistono delle chitarre bellissime, sono la mia passione.\r\n\r\nLavorando per tanti anni da solo, arrangiando i miei brani è stato fondamentale conoscere diversi strumenti, anche per tradurre più facilmente le note che avevo in testa.\r\n\r\n Come hai cominciato il tuo viaggio musicale e quali le tappe più importanti fino a questo punto?\r\n\r\n \r\n\r\nHo iniziato presto, da ragazzino. In famiglia mio padre e mia madre hanno sempre cantato e suonato con la loro combriccola. Ricordo feste meravigliose, dove cantavano con gli amici armonizzando a tre/quattro voci, intonatissimi. Rimanevo a bocca aperta \r\n\r\nad ascoltarli per ore.\r\n\r\nHo sempre scritto poesie, racconti e canzoni. Quando ho capito che non facevano proprio schifo, armato di coraggio e pelo sullo stomaco, ho mollato il pallone e ho messo su una band. Dopo anni di insuccessi pietosi è arrivato il primo contratto discografico, il festival di Sanremo, una depressione folle, un’esigenza di crescita incolmabile, bisogno di studiare, capire, girare, suonare ovunque. Così stracciai il contratto e mi misi a suonare ovunque anche per strada, povero ma felice.\r\n\r\nTredici anni di gavetta dopo eccoci qui. Devo ringraziare Roby Matano che mi ha fatto tornare la volontà di aver fiducia in un’etichetta discografica. Roby è speciale.\r\n\r\nQuando hai incontrato Pinocchio e a cosa ti ha portato?\r\n\r\n L’hanno visto sul palco del premio De André mentre mi stavo esibendo, dicono, io non me ne sono accorto, è un tipetto silenzioso, ti fa il verso alle spalle. Però mi ha portato fortuna.\r\n\r\nCosa ti aspetti da Svuota tutto?\r\n\r\nSpero fortuna, concerti e che possa rompere il ghiaccio con un pubblico che vorrei allargare passo dopo passo.\r\n\r\nE’ incredibile il fatto che, pur essendo un brano di “contestazione” e impegnato, piace un sacco ai bambini, la sanno a memoria.\r\n\r\nMi piacerebbe dare una mano ai genitori a crescere, anche se giustamente idirettamente, la mentalità artistica e sociale dei loro figli. Senza presunzione s’intende.\r\n\r\nCi racconti qualcosa sulla genesi del suo video?\r\n\r\nIl protagonista del video di Svuota Tutto è Marco Pedrazzetti; sua la rivisitazione del Pinocchio collodiano. Marco con la celebre frase “Io non dico mai bugie” mi ha sempre entusiasmato e insieme abbiamo deciso di trasformarlo nell’Onorevole Pinocchio, un politico molto Pinocchio e poco onorevole.\r\n\r\nFrancesco Matano, mio manager, musicista ed amico ha messo a disposizione la casa, una bottiglia di Amarone e una cena deliziosa. Marco Pesenti, regista, ha portato una fotocamera. Il mio batterista Michele Torresani ha fatto l’editing video.\r\n\r\nL’unione fa la forza. \r\n\r\nIntervista di: Elena Torre\r\n\r\n \r\n\r\n