Cura del territorio in riva al mare a Favignana, Paestum, Finale Ligure e Posada
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\r\n \r\n\r\nSono tutti e quattro in prossimità del mare – a Favignana, Paestum, Finale Ligure e Posada – i primi campi di volontariato 2014 di Legambiente, per chi ha voglia di trascorrere una Pasqua diversa o la possibilità di lasciare la città tra aprile e maggio per dedicarsi a lavori di manutenzione del territorio.\r\n\r\n“La valorizzazione delle qualità, delle tipicità e delle risorse naturali dei territori, da portare avanti insieme alle comunità locali, è da sempre il filo conduttore che unisce i diversi campi di volontariato di Legambiente – spiega Luca Gallerano, responsabile del settore Volontariato di Legambiente. Sono progetti di salvaguardia ambientale, che consentono ai volontari di partecipare concretamente alla valorizzazione e alla tutela del nostro patrimonio attraverso una bella esperienza di condivisione e formazione”.\r\n\r\nLe iscrizioni sono ancora aperte per tre località. A Favignana (Tp) – dal 17 al 22 aprile – i partecipanti lavoreranno al “Giardino dell’Accoglienza” inaugurato recentemente e dedicato ai migranti, per ingrandirlo e curarlo. Chi sceglierà Paestum (Sa) – dal 24 aprile al 2 maggio – parteciperà al progetto di azionariato ambientale Paestumanità e si occuperà della valorizzazione dell’oasi dunale. A Finale Ligure (Sv) – dal 10 al 17 maggio – il campo è dedicato al turismo responsabile: i volontari prepareranno una parte del tracciato cicloturistico necessario a una manifestazione sportiva. Completo, invece, il campo di Posada (Nu) dal 17 al 22 aprile, dedicato al ripristino di una parte delle opere costruite a difesa del sistema dunale e danneggiate dall’inondazione di novembre.\r\n\r\nI partecipanti, coordinati da un responsabile, saranno impegnati per 30 ore a settimana nelle attività del progetto mentre per il resto della giornata potranno esplorare il territorio e dedicarsi ad attività ricreative.\r\n\r\n \r\n\r\nIl programma completo dei campi 2014 è consultabile sul sito www.legambiente.it/
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\r\nL’Ufficio stampa Legambiente