Stefan Bollman
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LE DONNE CHE PENSANO SONO PERICOLOSE
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Con una prefazione di Lella Costa
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Traduzione di Cristina Proto
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Pagine: 240 Prezzo: 15.00 € – In libreria da marzo
\r\n \r\n\r\nEcco, il futuro: forse è questo il “fil rouge” che lega sottilmente le biografie di queste donne così diverse e così lontane. Ognuna di loro, implicitamente o esplicitamente, ha pensato al futuro. Ha lavorato, lottato, studiato, viaggiato, rischiato perché ci fosse un futuro. Magari migliore, e non soltanto per le donne. \r\n\r\nLella Costa, dalla Prefazione\r\n\r\n \r\n\r\n25 ritratti di figure femminili influenti, coraggiose, controcorrente. Dal mondo politico alla scienza, dal giornalismo all’ambito dei diritti delle donne, l’autore racconta in modo essenziale e incisivo la vocazione di alcune donne eccezionali, il cui esempio può essere d’ispirazione alle donne di oggi.\r\n\r\nDa Simone de Beauvoir a Hannah Arendt, da Marie Curie a Indira Gandhi e Aung San Su Kyi, queste donne hanno messo in gioco se stesse, rinunciato alla “sicurezza” di una vita spesso scelta da altri per perseguire i loro interessi: i diritti umani e femminili, la politica, la natura, la scienza. Tutte hanno lottato fino all’ultimo, con fierezza.\r\n\r\n \r\n\r\nCome Lella Costa fa notare, nella considerazione comune gli uomini “pensano”, sottinteso ai massimi sistemi, le donne tutt’al più hanno “i pensieri”, sinonimo di inezie.\r\n\r\nQuesto succede a lasciare il linguaggio in mani maschili. Che poi il magro bottino del pensiero al maschile sia sotto gli occhi di tutti, poco importa. Si sa che il marketing fa miracoli.\r\n\r\nLe figure femminili raccolte in questo libro dicono tutta un’altra storia. Le donne hanno sempre pensato molto, spesso accontentandosi di un sorrisino di maligna soddisfazione nello scoprire per l’ennesima volta di aver ragione. Ma il più delle volte, e soprattutto a partire dal Novecento, hanno trasformato il pensiero in azione. Con grande panico degli uomini, che vedono le donne indipendenti e forti come la peste, forse per timore di venire smascherati.\r\n\r\n \r\n\r\nPRECORRITRICI DI UNA NUOVA EPOCA\r\n\r\nBertha von Suttner, Lou Andreas-Salomé, Ayn Rand, Simone de Beauvoir, Alva Myrdal, Margaret Mead, Hannah Arendt\r\n\r\nDONNE CORAGGIOSE NELLA SCIENZA\r\n\r\nMarie Curie e Lise Meitner, Emmy Noether, Rachel Carson, Cicely Saunders, Jane Goodall\r\n\r\nCOMBATTENTI PER I DIRITTI DELLE DONNE\r\n\r\nOlympe de Gouges, Emmeline Pankhurst, Simone Veil, Alice Schwarzer\r\n\r\nTESTIMONI RIBELLI DEL TEMPO\r\n\r\nOriana Fallaci, Susan Sontag, Anna Politkovskaja, Arundhati Roy, Marjane Satrapi\r\n\r\nASCESA AL POTERE\r\n\r\nIndira Gandhi, Margaret Thatcher, Angela Merkel, Aung San Suu Kyi\r\n
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Di Le donne che leggono sono pericolose hanno scritto:
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«LE DONNE CHE LEGGONO SONO PERICOLOSE PERCHÉ NON SI ANNOIANO MAI E QUALUNQUE COSA ACCADA HANNO SEMPRE UNA VIA DI FUGA: SE NE INFISCHIANO SE LE FAI TROPPO SOFFRIRE PERCHÉ LORO SI INNAMORANO DI UN ALTRO LIBRO, DI UN’ALTRA STORIA, E TI ABBANDONANO».
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Daria Bignardi
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«UN LIBRO IMPERDIBILE.»
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La Repubblica
\r\n \r\n\r\nStefan Bollman ha studiato germanistica, storia e filosofia, con una tesi di dottorato su Thomas Mann. Insegna all’Università di Monaco. Tra le sue pubblicazioni, il bestseller Le donne che leggono sono pericolose (Rizzoli).\r\n\r\nFonte: Arianna Malacrida\r\n