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\r\n\r\nLa fragile bellezza del giorno è un romanzo provocatorio perché racconta la grandezza di un amore, quello coniugale. Ernesto è un sessantenne, da poco ha perso la moglie, gli sono rimasti due figli, entrambi sposati, e due nipoti. Ernesto è un romanziere di successo. Ma ciò che gli è capitato è definitivo, inammissibile, gli ha tolto il gusto della scrittura, la voglia di raccontare gli altri, le altre vite. Segue le vicende dei figli e dei nipoti, così complicate e vorticose come tutte le esistenze di oggi, ma qualcosa di insanabile se ne sta annidato dentro di lui. Una brace. Fino a quando Ernesto conosce un’amica di sua nuora. Una donna giovane e sensuale che inaspettatamente riaccende in lui un senso delle cose che fino a quel momento si era assopito. Càpita, è in fondo solo uno dei mutamenti dello stare al mondo. Ma qui c’è qualcosa di più. C’è uno scrittore che si è impedito di scrivere, un uomo che si è impedito di amare. E l’amore torna a bussare alla porta, buttando all’aria ogni impedimento. Come sostenere allora l’opposizione fra il ricordo e l’onda della vita che conosce soltanto il presente? Ed ecco che mentre la vita sta per ricominciare appare lei, Carla. Colei di cui si era taciuto, si riprende tutta la scena. Il romanzo, con quel suo vagabondare in una Roma contemporanea, si impenna, lascia la strada maestra e racconta un amore davvero meraviglioso, e una donna straordinaria, volitiva, autonoma, imprendibile. Giorgio Montefoschi rovescia tutti i luoghi comuni sul matrimonio, è affascinato dalla misteriosità del banale. Carla è argento vivo, vivo fino alla morte. Con il suo tran tran di gesti, piazze, oggetti, abitudini, con quella nostalgica, lenta, fibrillazione di cose non dette, sospese tra i tempi, La fragile bellezza del giorno è forse il suo romanzo più intimo e universale.\r\n\r\n
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\r\n\r\n“All’improvviso irrompe sulla scena un amore grandissimo, una passione quasi inverosimile, una forza erotica che distrugge ogni parete e confine. Importa soltanto ciò che dicono le profondità del cuore.” Pietro Citati\r\n\r\n \r\n\r\n“Ritrovo la capacità di suggerire con mezzi narrativi semplicissimi la sacralità e l’orrore della vita borghese; la precisione nel situare la futilità e la fatalità dei gesti nel solenne trascorrere e ripetersi delle stagioni e fra le strade, i muri, i giardini di una Roma atrocemente impassibile e radiosa.” Giovanni Raboni\r\n\r\n
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\r\n\r\nGiorgio Montefoschi (1946) è autore di quindici romanzi. Tra i suoi libri ricordiamo: La casa del padre (Bompiani, 1994, Premio Strega), Il segreto dell’estrema felicità (2001), La sposa (2003), Lo sguardo del cacciatore (2003), L’idea di perderti (2006), Le due ragazze con gli occhi verdi (2009), Eva (2011) , pubblicati da Rizzoli.\r\n\r\n \r\n
Giorgio Montefoschi
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\r\n\r\nLA FRAGILE BELLEZZA DEL GIORNO\r\n\r\n
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\r\n\r\nBompiani, Collana Narratori italiani, pag. 226, Euro 17,50\r\n\r\n
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\r\n\r\n \r\n\r\nFonte: Alba Donati – Davis & Franceschini\r\n\r\n
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