Milano, 4 febbraio 2014. Questa mattina STROMAE ha annunciato sul suo profilo Twitter che il prossimo 22 febbraio sbarcherà a Sanremo per partecipare in qualità di ospite internazionale alla serata finale della 64ma edizione del Festival della Canzone Italiana.\r\n\r\n \r\n\r\nCon il suo cantautorato 2.0 STROMAE si è conquistato di diritto il rispetto di pubblico e critica come erede di chansonnier come Charles Aznavour e Jacques Brel.\r\n\r\n \r\n\r\nQuesto 29enne parla alla e della sua generazione come nessun altro, lo fa perché conosce il dolore della periferia e della vita senza un soldo.\r\n\r\nLui, orfano di padre ucciso nel genocidio ruandese e cresciuto dalla madre fiamminga nella periferia di Bruxelles, ha nelle vene sangue meticcio che trova forma nelle sue musiche e nei suoi testi.\r\n\r\n \r\n\r\nSTROMAE semplicemente anticipa i tempi, non li cavalca, unisce Daft Punk e Brel, ma anche Bizet e Miriam Makeba trasformando il tutto in una musica ricollegabile solo a lui, e a nessun altro.\r\n\r\n \r\n\r\nNella musica di STROMAE si fondano insieme la chanson Française, il suono dell’hip hop e dell’electrodance, le percussioni africane e le melodie più romantiche, il tutto accompagnato da testi che raccontano storie di migliaia di meticci della sua città (Bruxelles), storie d’emigrazione, povertà, colonie, differenze, storie di ieri e di oggi, utilizzando un linguaggio sempre curato e lontano da certe sguaiatezze hip-hop.\r\n\r\n \r\n\r\nTutto questo si ritrova in “Racine Carée”, il suo ultimo album da oltre 2 milioni di copie vendute, dove si alternano brani con forti influenze nord africane come “Ave cesaria” (dedicato alla cantante capoverdiana Cesária Évora), canzoni politiche di protesta come l’inequivocabile “Bâtard” o canzoni come “Formidable” (https://youtu.be/S_xH7noaqTA) che insieme a “Papaoutai” (https://vevo.ly/YAenbD) hanno totalizzato oltre 900 mila download senza lasciare mai la Top10 della classifica di vendita francese.\r\n\r\n \r\n\r\nSTROMAE (le sillabe invertite di “maestro” in verlan, il gergo francese) racconta il mondo che vorrebbe: un mondo, come canta in una canzone sull’assenza di punti di riferimento e radici come “Papaoutai” (per certi versi la sua canzone manifesto), dove i padri non devono mentire ai propri figli giurandogli di vivere nel migliore dei mondi possibili ma devono solo confessare che “sì, questo mondo fa schifo ma ora sta a te sognarne uno migliore”.\r\n\r\n \r\n\r\nSTROMAE canta il mondo che vorrebbe e il mondo non solo lo comprende ma gli affida il ruolo di porta bandiera di una nuova generazione pronta a cambiare tutto quello che non va più bene (forse anche per questo la Francia lo ha appena eletto “Artista dell’anno”).\r\n\r\n \r\n\r\nStromae (pseudonimo di Paul Van Haver) ha studiato cinema specializzandosi poi come ingegnere del suono comprendendo fin da subito che sul web non esiste musica senza immagini (e viceversa).\r\n\r\nStudia mainstream ma si autoproduce.\r\n\r\nAma la musica ma sa usare internet per farsi conoscere diventando una “YouTube star” prima che YouTube creasse delle star.\r\n\r\nProprio su YouTube le sue “lezioni”, piccoli sketch comici in cui racconta l’idea delle sue canzoni, sono diventate un culto (i video sono visibili su https://www.youtube.com/
“La disillusione con un beat dance” International New York Times
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“L’album in testa alle classifiche europee. In Francia ha già polverizzato il record dei Daft Punk”
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La Repubblica
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“Musica Dance, reminescenze africane, hip hop e chanson francaise, con Brel come grande ispiratore”
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Le monde
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“Stromae fa ballare, e ridere, con una lacrima” Corriere della Sera
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“Geniale! Per il suo stile musical e modo di vestire, Stromae sintetizza la nostra epoca” GQ France
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“Il malinconico Dandy fra Rhum e Hip hop” Il Manifesto
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“Il figlio spirituale di Jacques Brel” Glamour France
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“Stromae, che per farsi un nome ha rovesciato un maestro” Il Venerdì di Repubblica
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“Testi duri appoggiati su beat che si insinuano nel cervello e non lo lasciano più” Marianne
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“E’ riuscito a sfondare restando fedele a se stesso, destabilizzando il suo pubblico e innovando”
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le Figaro
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“La malinconia dell’album attinge a tutta l’Africa…dal Congo a capo Verde. Con il suo Capolavoro il dandy belga conferma e allarga il suo talento” Liberation
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“Il Jacques Brel dell’electromusic” Paris Match
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“Melodie da chanson française su un tappet Electro Beats…un colpo da maestro” Huffington Post
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“Suoni electro e testi esistenzialisti, la tempesta Stromae s’avvicina con un album innovativo” Elle
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https://www.facebook.com/
\r\nFonte: Universal Music Italia\r\n\r\n
