Quanto il tuo essere una donna del Sud entra nei tuoi testi?\r\n\r\nAcqua, terra, sapori e umori dei luoghi in cui sono nata influenzano tanto i miei testi. Le donne del sud sono carnali e passionali, caratteristiche da cui l’arte non può prescindere.\r\n\r\nQuando hai capito che volevi diventare una cantautrice?\r\n\r\nNon credo ci possa essere un momento preciso per capire certe cose… so solo che da quando ero piccolina avevo un quadernino di poesie che scrivevo io. Mi piaceva leggerle ai miei genitori…ora invece provo a scrivere canzoni sperando che qualcuno le voglia ascoltare!\r\n\r\nChe ruolo dovrebbe avere la musica oggi?\r\n\r\nIl ruolo che ha sempre avuto: accontentare i bisogni più personali dell’uomo.\r\n\r\nCosa ami raccontare e cosa vuoi raccontare?\r\n\r\nAmo raccontare quello che sono o che immagino di essere attraverso canzoni dove magari ognuno può raccontare una parte di sè.\r\n\r\nCome hai scelto gli argomenti trattati nel disco?\r\n\r\nNon esistono scelte a priori. Più canzoni potrebbero essere l’interpretazione diversa di uno stesso ”argomento”.\r\n\r\nCosa ami ascoltare e cosa ami leggere?\r\n\r\nAmo ascoltare musica che mi tira su il morale quando ne ho bisogno, musica che mi concentra quando devo pensare a me stessa e musica che mi ispira quando devo imparare nuove emozioni. Per quanto riguarda la lettura non sono un’appassionata, leggo solo ciò che mi interessa.\r\n\r\nCosa ti commuove e cosa ti fa arrabbiare?\r\n\r\nMi commuove pensare al futuro che immagino per me e le persone che amo. Mi fa arrabbiare la gente che ha una visone pessimistica.\r\n\r\nIntervista di: Elena Torre\r\n\r\n