Musicista, cantante, arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra… tutto vero? 😉 Quale definizione meglio ti calza?\r\n\r\nSi tutto vero! Sono un po’ tutte queste cose insieme, ma al di là delle definizioni sono nato con una passione, quella che mi ha portato ad essere soprattutto un violinista, un violinista pop-rock.\r\n\r\nPerché hai scelto il violino? O il violino ha scelto te?\r\n\r\nEntrambe le cose, ci siamo scelti quando avevo di 5 anni, perché ogni volta che sentivo suonare il violino piangevo dall’emozione.\r\n\r\nDove affondano le tue radici musicali?\r\n\r\nLe mie radici musicali affondano nel rock, nel pop, nel folk e nella musica classica. Amo la musica e ascolto tutti i generi.\r\n\r\nHai incrociato la tua vita artistica con molti personaggi: quali i migliori compagni di viaggio?\r\n\r\nHo avuto molti compagni di viaggio: da grandi registi di teatro, come Mario Missiroli, che mi hanno insegnato a stare su un palco davanti a un pubblico, a cantautori sensibilissimi come Niccolò Fabi, Paola Turci, Giuliano dei Negramaro e tanti altri.\r\n\r\nChi ricordi maggiormente e perché?\r\n\r\nAl di là di chi ho già citato, ho un ricordo splendido di tutti i grandi artisti che ho incontrato nel mio percorso e con i quali ho avuto il piacere e la fortuna di collaborare. Ognuno di loro è stato molto importante per me, perché mi ha arricchito come persona e come artista.\r\n\r\nCosa troveremo in Big Bang?\r\n\r\nNel mio primo album da solista troverete una novità sonora, espressiva e melodica. Un nuovo modo di intendere e suonare il violino. Troverete un’esplosione di tutti e cinque i sensi. Troverete l’evoluzione del violino moderno.\r\n\r\nIntervista di: Elena Torre