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In libreria dal 13 novembre\r\n\r\n\r\nL’ARIA E’ OTTIMA\r\n\r\n(QUANDO RIESCE A PASSARE)\r\n\r\nIo, attore, fine-pena-mai\r\n\r\ndi Aniello Arena\r\n\r\ncon Maria Cristina Olati\r\n\r\n\r\n
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Partiamo dall’inizio di questa storia durissima che Aniello Arena ha trovato la forza di raccontare. A Barra, quartiere degradato alla periferia est di Napoli, lui è uno scugnizzo con il fuoco dentro e poche possibilità. Dalle sue parti tanto è difficile costruirsi una vita “regolare”, quanto è facile arrangiarsi ai margini della legalità e commettere errori che, prima o poi, si pagheranno. È così che Aniello, ancora giovanissimo, entra per la prima volta a Poggioreale, un carcere che “è un rimedio peggiore del male che dovrebbe curare”. Ne esce, ma ormai è preso nella spirale degli errori e, nonostante abbia moglie e figli che ama, non riesce a rimettersi su una buona via. Da allora è un’escalation che, passando da diversi carceri, lo porta all’ergastolo. Un abisso che svela con parole vibranti, descrivendo la vita carceraria come nessun altro ha fatto finora, con cruda autenticità ma non senza lasciarsi sfuggire, ogni tanto, un guizzo d’ironia. Finché non arriva a Volterra, un carcere modello, e nel teatro di Armando Punzo trova il suo “luogo di libertà”. Quando poi Garrone, regista del pluripremiato Gomorra, vede Aniello recitare con la Compagnia della Fortezza, lo sceglie come protagonista per Reality.\r\nL’aria è ottima (quando riesce a passare) è una testimonianza unica e umanissima di redenzione attraverso l’arte.
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