Alba e Camilla condividono l’aspirazione a una carriera universitaria, ma devono scontrarsi con le logiche dei superiori, oltre che coi drammi grandi e piccoli dell’esistenza privata. La prima è più giovane, ha un talento inespresso, una certa svagatezza esistenziale. Il suo fascino sta nell’irresolutezza, nella fragilità fisica accompagnata a un’intelligenza malinconica, nell’ambizione frenata dalle debolezze sensuali. L’altra ha passato i trent’anni, è una madre con le forme da pin-up e i capelli fiammeggianti: in lei la determinazione feroce diventa arma di seduzione compulsiva e al tempo stesso di autodistruzione. L’incontro con Ludwig, il professore a fine carriera, è per entrambe l’ingaggio di una competizione fatale: tra di loro e per la conquista di un potere inafferrabile.\r\n\r\nSotto è il luogo ideale dell’ambiguità e della disperazione: una storia di rivalità indotte e di crudeltà inflitte e subite, nel segno della narrazione senza freni, della esplorazione libera delle passioni, dello svelamento delle meschinità dei rapporti umani. Con questo secondo romanzo Gilda Policastro percorre i lati più impalpabili e oscuri dell’autorità e del dominio con uno stile estremo e fuori dal comune che la colloca tra gli scrittori più inconfondibili dei suoi anni.\r\n\r\n \r\n
Paure, sogni, memorie, ambizioni e delusioni
\r\n
di due giovani donne nell’Italia della cupa gerontocrazia
\r\n \r\n\r\nGilda Policastro è nata a Salerno, cresciuta in Basilicata e attualmente vive a Roma. Italianista e critica letteraria, redattrice della rivista Allegoria, ha collaborato coi supplementi culturali del Manifesto e del Corriere della Sera e con i blog Le parole e le cose e Doppiozero (per il quale ha ideato la rubrica Vite che sono la mia). Ha pubblicato il romanzo Il farmaco (Fandango Libri, 2010) e i libri di poesia La famiglia felice (d’if, 2009), Antiprodigi e passi falsi (Transeuropa, 2011), Non come vita (Aragno, 2013).\r\n\r\nFonte: Fandango\r\n\r\n \r\n\r\n