“L’indovinello del barbiere” di Alphonse Petri – lo scrittore senza volto – ed. Medea presentato a Venezia – Palazzo Merati nel contesto della 55. Biennale di Venezia\r\n\r\nAlphonse Petri è nato nel 1963 e vive in una cittadina della provincia alessandrina, dove svolge la professione di medico.\r\n\r\nL’indovinello del barbiere un libro di Alphonse Petri ed. Medea – Dall’incontro fra un adolescente e un misterioso barbiere nasce un viaggio che condurrà alla soluzione di uno strano indovinello: perché tre oggetti, all’apparenza banali, sono indispensabili all’uomo per diventare Uomo? a ricerca, iniziata in un piccolo paese di provincia, porterà il protagonista sulle montagne più alte della terra e attraverserà New York per approdare al porto di Antibes, dove si trova una scultura in cui le lettere dell’alfabeto sono assemblate a raffigurare un uomo seduto a guardare il mare. All’interno della scultura tre personaggi, trafitti dai mille aghi di un tatuaggio invisibile, aiuteranno a trovare la soluzione. Accettarsi per amarsi, amarsi per poter amare.\r\n\r\nCHE EFFETTO FA PRESENTARE UN LIBRO NELLA SPLENDIDA VENEZIA E SOPRATTUTTO A PALAZZO MERATI, IL PALAZZO DOVE HA VISSUTO GIACOMO CASANOVA? \r\n\r\nImpossibile non amare Venezia. E’ senza dubbio la città più affascinante del mondo e l’atmosfera che si respira è unica come le sensazioni che provoca nell’intimo sottofondo di ogni visitatore.\r\n\r\nSi cammina circondati da migliaia di persone ma in realtà si riesce a stare soli con se stessi.\r\n\r\nMi ha sempre stupito questo lato inaspettato. E’ come superare le barriere del “qui” e “ora”.\r\n\r\nInvita alla riflessione, al di là del tempo e dello spazio.\r\n\r\nForse è questo il legame che può unire questa meravigliosa città al mio libro, infatti nelle prime righe si legge ” il tempo e lo spazio non esistono”.\r\n\r\nInoltre la splendida cornice di Palazzo Merati contribuisce a creare un’aura raffinata, avvolgente e sensuale, evocando immagini legate al più famoso amante della storia: Giacomo Casanova.\r\n\r\n\r\n\r\nDA UOMO, COME VEDE E GIUDICA, LA TIPOLOGIA DEI “DON GIOVANNI”?\r\n\r\nIndubbiamente la figura del seduttore suscita curiosità e invidia da parte di qualsiasi uomo.\r\n\r\nQual è il segreto per conquistare tante donne e soprattutto come si fa a uscirne vivi?\r\n\r\nAl di là dei facili commenti, non credo che possedere tanti corpi sia soddisfacente quanto entrare in una sola anima.\r\n\r\nE’ STATA MOLTO INTRIGANTE LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DA PARTE DELLA SUA COLLABORATRICE, MA LA SUA ASSENZA SI E’ FATTA SENTIRE…\r\n\r\nA parte gli impegni lavorativi inderogabili che non mi hanno concesso di essere presente a Venezia, di cui mi scuso e mi rammarico, per carattere non amo il presenzialismo a ogni costo e preferisco limitare le mie apparizioni pubbliche allo stretto indispensabile. Sono comunque sempre disponibile al colloquio con i miei lettori tramite web o lettere, a cui rispondo sempre volentieri. Sarò felice di incontrare personalmente tutti coloro che lo vorranno nelle prossime occasioni.\r\n\r\nNON HA VOLUTO RILASCIARE NESSUNA FOTO IN PRIMO PIANO, IL VOLTO MOLTO COPERTO FRA CAPELLO ED OCCHIALI, QUASI A VOLER NASCONDERE IL SUO VERO “IO”?\r\n\r\n Questa foto è il luogo dove si incontrano i personaggi chiave del romanzo e quindi non deve evidenziare la mia figura e il mio volto ma deve invitare a guardarsi dentro per capire chi siamo veramente. Essere prima di apparire.\r\n\r\nLA PROSSIMA PRESENTAZIONE DOVE SARA’?\r\n\r\nLascio alla mia Agente il compito di organizzare la prossima presentazione. Spero in un ambiente raccolto, dove sia possibile un rapporto diretto con tutti i presenti. Desidero un incontro in cui ognuno possa esprimere in libertà domande, riflessioni, squarci di vita vissuta. Dall’intreccio di tante esperienze può nascere qualcosa di bello. Condividere oltre che ascoltare.\r\n\r\nFonte: Daniela Lombardi\r\n\r\n