In un mondo dove l’immagine è tutto perché la tua scelta di non puntarci?\r\nE. Ho scelto di non farmi vedere, almeno per ora, perché ritengo che la vera “prima donna” sia LA MUSICA, essa è la mia carta d’identità . Una sorta di sfida.\r\n\r\nIl tuo incontro con l’arte è avvenuto in giovanissima età lo ricordi?\r\nE. A soli 5 anni avevo già deciso cosa fare da grande: probabilmente, la risposta è nel mio DNA, non ci sono spiegazioni, solo una forte inclinazione naturale e tanta costanza\r\n\r\nDa dove nasce la necessità di comporre?\r\nComporre non è una necessità ! È solo una forma d’arte. La musica esiste da sempre ed, anticamente, aveva un’importanza enorme. Nell’antica Grecia si riteneva addirittura che dovesse far parte dell’educazione di base di un corretto e buon cittadino. Anche la coreografia è una scrittura, ed è un’altra delle forme attraverso le quali mi esprimo.\r\nPer il tuo esordio hai scelto un testo forte…\r\nNon so se è forte, ma credo che sia attuale… è un argomento che fa parte di ciò che viviamo. E’ un messaggio serio espresso con aria giocosa…\r\n\r\nCosa ti proponi con la tua musica?\r\nEmozionare, far riflettere, far venire la voglia di canticchiare, e porre la musica al centro dell’attenzione, darle la giusta importanza ed anche un contenuto, non solo la forma.\r\n\r\nCosa manca oggi nel panorama musicale?\r\nUn po’ di magia…ho l’impressione che ci si adegui solo a dei “format” che possano vendere un certo numero di copie… Personalmente, credo che l’arte sia altro.\r\n\r\nCi dici cosa ti fa arrabbiare?\r\nCiò che tocca la mia sensibilità è tutto quello che ferisce la dignità umana. Soprattutto, chi vive di materialità, dimenticando che siamo fatti di spirito.\r\n\r\nE cosa ti piace?\r\nL’onore.\r\n\r\nIntervista di: Cinzia Ciarmatori