Al via il tour internazionale del compositore friulano
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Attesissimo a New York per il mese di marzo, parte a febbraio un lungo viaggio che lo porterà da Londra alla Cina, passando per le maggiori città italiane.
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Il suo pianoforte richiesto in tutto il mondo.
\r\nPer essere un Viaggiatore Immobile il pianoforte di Remo Anzovino si sposterà parecchio nei prossimi mesi, alle prese con un tour che parte dall’Italia, ma attraversa in lungo e in largo tutto il pianeta. \r\n\r\nAtteso per la prima volta a New York nel nuovo locale di riferimento della musica jazz, l’Iridium Jazz Club – nel cuore di Broadway – dove si esibirà il 6 marzo. A partire da febbraio Anzovino attraverserà la Penisola da Nord a Sud: dal Triveneto alla Sicilia, passando per Torino, Bologna, Napoli, Firenze, Catania, Palermo, per poi chiudere al Parco della Musica di Roma. \r\n\r\nMa non solo. \r\n\r\nAccolto con entusiasmo da pubblico e critica, affermatosi immediatamente in vetta alla classifica Jazz ITunes come i suoi tre lavori precedenti, il suo ultimo album, Viaggiatore Immobile, è richiesto da Londra alla Cina dove, in primavera, verranno ospitati tre grandi suoi concerti nelle città di Shangai, Hong Kong e Macao. \r\n\r\nUn tour che è una consacrazione ed anche motivo di orgoglio per la musica italiana. \r\n\r\nDifficile da catalogare, insofferente alle appartenenze di genere, il suono di Anzovino che attraversa jazz, pop e musica classica senza soluzioni di continuità, su una cifra fortemente internazionale e contemporanea conserva un gusto profondamente italiano per la melodia che lo rende un unicum nel panorama musicale attuale. \r\n\r\nPer un tour di questa portata, Anzovino non poteva non chiamare, come compagni di viaggio, un gruppo d’eccezione. Attorno al pianoforte il compositore non ha voluto gli strumenti che solitamente lo accompagnano, ma un ensemble inusuale che dà vita ad un suono inedito non solo per l’Italia. \r\n\r\nTre musicisti che rappresentano tre mondi musicali distinti, i tre grandi filoni che da sempre coesistono nella musica del compositore friulano: la classica contemporanea, il pop e il jazz rock. \r\n\r\n– Vincenzo Vasi (già punta di diamante del gruppo di Vinicio Capossela e collaboratore abituale di Mike Patton) al theremin, glockenspiel, basso, campionatore e voce. È lui l’anima sperimentale del gruppo con la sua musica contemporanea surrealista. \r\n\r\n– Alberto Milani alla chitarra elettrica. Un giovane talento che ha già al suo attivo collaborazioni importanti come quella con Scott Henderson. Il suo modo pittorico di suonare riesce ad infondere al suono del piano un’ impronta rock e moderna.\r\n\r\n– Marco Anzovino alle percussioni e chitarre acustiche. Già produttore di nomi di rilievo come Fabio Concato e Gino Paoli, a lui si deve il motore ritmico alla musica, sua l’ascendenza pop dell’insieme. \r\n\r\nIn ogni tappa questo quartetto d’eccezione ripercorrerà non solo le dodici tracce del viaggio dell’ultimo album, ma ricreerà la magia di successi degli album del passato, quali: Cammino nella notte, Tabù, Metropolitan, Amante ed infine un inedito, No Smile composizione pensata come omaggio al genio di Buster Keaton. \r\n\r\nFonte: Goigest