Dopo l’anteprima per XL esce ufficialmente il nuovo video Amos (Togli il male come l’Oki) de Il Fieno featuring Luca Urbani (ex Soerba) che anticipa l’uscita del nuovo EP, I Bambini Crescono, prevista per Gennaio 2013. Noi abbiamo incontrato i componenti della band ecco cosa ci siamo detti.\r\n\r\nQuando nasce Il Fieno?\r\nGabriele: Siamo nati con un altro nome nel 2010, ma di base siamo attivi come IL FIENO dall’estate 2011: da lì è partita questa pagina della nostra storia.\r\n\r\nQuanto è importante oggi la comunicazione immagine/musica?\r\nEdoardo: La comunicazione immagine/musica è importante nel senso che ha una tradizione consolidata, e quindi nessuno nemmeno volendo può aggirarla sperando di polverizzare 50 anni di tradizione Pop. Ma occorre comunque distinguere: mi sono innamorato di molti dei miei artisti preferiti prima di sapere che faccia avessero, solo ascoltando la loro musica. Non si può affidare una credibilità artistica duratura alla propria facciata, e sono in molti a dimenticarlo.\r\n\r\nL’Oki può togliere il male? Di cosa siamo malati oggi?\r\n\r\nAlessandro: Bastasse una singola bustina ad alleviare certi “dolori Goethiani”, le canzoni di oggi parlerebbero solamente di amori che finiscono bene, di futuri rosei e favole a lieto fine.\r\nUn po’ noioso, a pensarci bene.\r\n\r\nGabriele: “Togli il male come l’Oki” è solo un modo di augurarsi che basti una cosa piccola e semplice a togliere il dolore, di qualsiasi natura esso sia. \r\n\r\nUna preghiera laica per un amico, tutto qui.\r\n\r\nEdoardo: Per riagganciarci alla domanda precedente: siamo malati di immagine, e tutto quello che c’è sotto ad essa è spesso soffocato o distorto.\r\n“I bambini crescono EP” uscirà a gennaio si può avere qualche anteprima sui\r\n\r\ncontenuti di questo nuovo lavoro?\r\n\r\nGabriele: Riguardo le tematiche l’asse portante è l’adolescenza, e più nello specifico la difficoltà di crescere: ci sono tanti rapporti finiti e tanti cambiamenti dietro a questo EP, e in questo senso i “bambini” che crescono del titolo siamo anche noi.\r\n\r\nEdoardo: Musicalmente si sta avviando ad essere un EP più ricco di istintività rispetto al precedente, e da un certo punto di vista è musica più “responsabile” (un paradosso visto il tema adolescenziale). Abbiamo ripreso –grazie a Momo- elementi che avevamo dimenticato lungo la strada, soprattutto ritmici. Sempre grazie a Momo si è fatto un gran parlare tra noi di musica nera, soul: non so come ma credo che indirettamente tutto quell’immaginario di improvvisazione e libertà sia entrato nell’EP, pur rimanendo sostanzialmente vicini alla New Wave. E registrare il disco in montagna ha aiutato!\r\n\r\nCosa non deve mancare in una canzone che ascoltate e in una che scrivete?\r\n\r\nAlessandro: La voglia di continuare ad ascoltarla, quando ascoltiamo; la voglia di continuare a suonarla, quando scriviamo.\r\n\r\nEdoardo: Amo il concetto di “Cool” quando si parla di musica. Miles Davis addirittura la considerava la parola chiave non solo della musica ma anche del suo stile di vita. Purtroppo è una parola intraducibile in italiano, ma è esattamente quello che non deve mancare credo.\r\n\r\nCosa chiedete alla vostra musica?\r\nGabriele: Di esprimere quello che a parole non saremmo in grado di dire.\r\n\r\nIntervista: di Cinzia Ciarmatori