Mutti spa, l’azienda che da più di 100 anni fa del\r\npomodoro di qualità una passione di famiglia, anche quest’anno premia le\r\nmigliori aziende agricole con il prestigioso Pomodorino d’Oro. Il premio,\r\nistituito nel 1999 e giunto alla sua XIII edizione, è diventato ormai un\r\nsimbolo del rapporto stretto e fidelizzato tra Mutti e gli agricoltori, un\r\ntributo alla qualità, uno dei valori fondamentali dell’Azienda insieme alla\r\ntrasparenza, l’affidabilità e l’italianità.\r\nL’ambito Pomodorino d’Oro è stato assegnato a Luca ed Alessandro Zavaroni di\r\nParma, mentre sul secondo e terzo gradino del podio si sono classificate le\r\naziende agricole di Luciano Franzoni di Reggio Emilia e ad Eugenio Costa di\r\nFerrara.\r\nTra le 220 aziende agricole fidelizzate, nell’edizione 2012 sono state\r\npremiate le 40 più attente all’eccellenza della materia prima: tutte hanno\r\nricevuto un riconoscimento in denaro come testimonianza concreta\r\ndell’impegno di Mutti nel considerare la qualità come obiettivo principale\r\ndella raccolta e consegna del pomodoro.\r\n\r\n“L’eccellenza va riconosciuta e premiata. E noi lo facciamo ogni anno\r\nassegnando un pomodorino d’oro al produttore più attento alla qualità e un\r\nriconoscimento in denaro ad altri 39 agricoltori che si sono distinti per\r\npassione e competenza nel corso della campagna”, dichiara Francesco Mutti,\r\namministratore delegato di Mutti spa. “Il concetto di qualità eccellente che\r\nperseguiamo non riguarda solamente la lavorazione dei pomodori ma piuttosto\r\ntutta la filiera, dal campo alle tavole dei consumatori, sempre con un\r\nocchio di attenzione all’ambiente”.\r\nDal 2010, Mutti arricchisce infatti la sua promessa di qualità e di\r\neccellenza con un ulteriore impegno nella sostenibilità ambientale.\r\nL’azienda, consapevole dell’importanza dell’utilizzo di acqua nella\r\ncoltivazione del pomodoro, ha deciso di dare vita ad un progetto in\r\ncollaborazione con WWF e il Dipartimento per l’Innovazione dei sistemi\r\nBiologici, Agroalimentari e Forestali dell’Università della Tuscia per\r\ncalcolare la propria impronta idrica. Anticipando così anche un trend,\r\nquello dei continui periodi di siccità che caratterizzano le stagioni\r\nestive, Mutti si è posta degli obiettivi di riduzione della propria impronta\r\nidrica del 3% entro il 2015, partendo dalla razionalizzazione dell’acqua da\r\nutilizzare per l’irrigazione.\r\nCosì, nel corso della stagione agraria 2012, è stata avviata una\r\nsperimentazione con un innovativo servizio di gestione dell’irrigazione\r\npresso 20 aziende agricole conferenti dislocate su tutta l’Emilia Romagna e\r\nLombardia, per contribuire a limitare l’uso dell’acqua ai soli volumi\r\nnecessari. Un equipe di professionisti, attraverso strumentazioni opportune\r\ndi monitoraggio diretto dell’umidità del terreno, come sensori, ha potuto\r\nverificare le esatte necessità di irrigazione delle colture guidando così\r\ngli agricoltori ad un ottimale utilizzo delle risorse idriche, sia\r\nattraverso l’irrigazione a goccia sia ad aspersione (ovvero a pioggia).\r\nConfrontando i dati rilevati dalle aziende agricole “guidate” con i\r\nrisultati provenienti da quelle “non guidate”, si evidenzia un risparmio di\r\nacqua che arriva fino al 30%. Un risultato importante, dovuto alla sola\r\nrazionalizzazione dell’irrigazione in campo, che rappresenta un passo\r\nimportante per raggiungere entro il 2015 l’ambizioso obiettivo, stabilito in\r\ncollaborazione con WWF, di riduzione dell’impronta idrica su tutta la\r\nfiliera Mutti: dalla coltivazione del pomodoro, alla trasformazione in\r\nstabilimento, alla distribuzione sul territorio nazionale.\r\n“L’esperienza di Mutti dimostra come attraverso tecnologie e investimenti\r\nmirati sia possibile ridurre l’impatto ambientale di un settore strategico\r\ncome quello agricolo” – dichiara Gaetano Benedetto, direttore Politiche\r\nAmbientali del WWF Italia – “A livello globale le aziende italiane possono\r\nessere competitive solo se puntano su caratteristiche di identità ed\r\neccellenza. Mutti rappresenta un esempio virtuoso da seguire poiché ha\r\naumentato il livello di eccellenza delle proprie produzioni rendendole\r\nsempre più coerenti a obiettivi ambientali misurabili e tangibili,\r\nun’assunzione di responsabilità su questioni ambientali che sono di\r\ncarattere globale ma che dipendono dalle scelte individuali e\r\nimprenditoriali.”\r\nPer sottolineare l’importanza di pratiche agricole sostenibili Mutti ha\r\nistituito dallo scorso anno la Menzione speciale “Idee per l’acqua”: un\r\npremio assegnato insieme a WWF all’agricoltore più “eco-friendly”.\r\nQuest’anno l’azienda agricola Olianina di Mantova si è aggiudicata la\r\nmenzione per essersi particolarmente distinta nell’applicazione di pratiche\r\ndi coltivazione sostenibili con particolare riferimento al risparmio di\r\nacqua, investendo volontariamente in una tecnologia per il monitoraggio del\r\nfabbisogno idrico delle colture, che ha portato non solo benefici ambientali\r\nconcreti e misurabili, ma un aumento della resa agricola.\r\nIl progetto che Mutti ha intrapreso in collaborazione con WWF prevede anche\r\nil coinvolgimento del web per sensibilizzare i consumatori con il Carrello\r\ndella Spesa – https://www.improntawwf.it/