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RINASCE IL PREMIO SILA LETTERATURA ITALIANA DI IMPEGNO CIVILE LA ROSA DEI CINQUE FINALISTI

Eraldo Baldini L’uomo nero e la bicicletta blu Einaudi\r\nPaolo Di Paolo Dove eravate tutti Feltrinelli\r\nGiorgio Fontana Per legge superiore Sellerio\r\nPiersandro Pallavicini Romanzo per signora Feltrinelli\r\nValeria Parrella Lettera di dimissioni Einaudi\r\n\r\nIl panorama nazionale dei premi letterari si arricchisce di uno storico ritorno: il Premio Sila, dopo venti anni di assenza, ricomincia da zero e ricomincia a partire dalle sue origini: promuovere la letteratura di impegno civile. Istituito a Cosenza nel 1949, per rispondere alla necessità di una ricostruzione culturale e di una rinascita intellettuale in un paese appena uscito dalla guerra e dal ventennio fascista, il Sila è tra più antichi premi letterari italiani in ordine di nascita (il Bagutta nasce nel ’27, il Viareggio nel ’29, lo Strega nel ‘47). Sin dalle sue prime edizioni, collocò la Calabria nei circuiti culturali nazionali e nel vivo del dibattito tra correnti letterarie, scoprendo talenti e coinvolgendo nelle Giurie personalità come Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Luigi Russo, Leonida Répaci, Carlo Levi, Geno Pampaloni, Rosario Villari, Enzo Siciliano, Angelo Guglielmi.\r\n\r\nErede di un passato di considerevole valore intellettuale, il Premio rinasce con il nome di “Premio Sila ’49” per riprendere le fila di un discorso interrotto. Oggi, come allora, si avverte la necessità di stimolare, valorizzare e ridisegnare le mappe della nostra storia letteraria con uno sguardo attento e sensibile che riaffermi il valore etico della cultura e l’esercizio dello spirito critico.\r\n\r\n“E’ in quest’ottica – sostiene il presidente della giuria Raffaele Perrelli – che abbiamo scelto cinque scrittori che raccontano la realtà contemporanea in modo critico, che interpretano la complessità dell’attuale fase storica parlando dell’Italia di questi anni”. I  finalisti sono stati annunciati sabato 27 ottobre, nella sala dell’Arcivescovado di Palazzo Parrasio da Raffele Perrelli e dal Presidente della Fondazione Premio Sila, Enzo Paolini. I cinque finalisti sono: Eraldo Baldini, Paolo Di Paolo, Giorgio Fontana, Piersandro Pallavicini e Valeria Parrella\r\n\r\nLa cerimonia di premiazione, e dei suoi appuntamenti collaterali, avrà luogo a Cosenza il 30 novembre e il 1 dicembre 2012.\r\n\r\nIl Premio Sila ’49, diretto da Gemma Cestari e Luca Ardenti, è promosso dalla Fondazione Premio Sila, ed è diviso in due sezioni principali: la sezione Letteratura, la sezione Economia e Società. A esse si affiancano i Premi Speciali che la giuria assegna ad autori o opere fuori concorso che hanno un particolare rilievo nella vita culturale nazionale. I vincitori dei vari premi verranno annunciati nei giorni antecedenti al premio. Nell’intento di preservare e offrire il carattere partecipativo che ha sempre contraddistinto le edizioni passate del concorso letterario, il Sila ’49 –  in collaborazione con la Libreria Ubik di Cosenza – ha selezionato un comitato di lettori che ha collaborato con la giuria per individuare la rosa dei cinque titoli della sezione Letteratura che concorrono al premio finale.\r\n\r\nLa giuria: Piero Bevilacqua (Storico, Università La Sapienza), Amedeo Di Maio (Economista, Università L’Orientale di Napoli), Francesco Maria Greco (Ambasciatore italiano presso la Santa Sede), Renato Greco (Magistrato, Presidente del Tribunale di Cosenza), Romano Luperini (Critico Letterario, Università di Siena), Marta Petrusewicz (Storica, Università della Calabria), Anna Salvo (Scrittrice, Università della Calabria). Presidente della giuria: Raffaele Perrelli (Latinista, Preside della Facoltà di Lettere Università della Calabria).\r\n\r\nLa storia\r\nLa nuova avventura culturale del Premio Sila riparte nel luogo in cui tutto ebbe inizio: Cosenza. Qui, nella città di Telesio, definita da Piovene “l’Atene calabrese”, nel febbraio 1949, il Premio Sila nasceva dall’intuizione e dalla volontà dei suoi fondatori, Raffaele Cundari, Mauro Leporace e Giacomo Mancini, figure di primo piano della vita politica e culturale della città. A presiedere la Giuria della prima edizione fu chiamato il letterato calabrese Leonida Répaci, animatore del Premio Viareggio, che lavorò alla costruzione di una giuria di altissimo valore intellettuale, basti ricordare Carlo Levi, Concetto Marchesi, Corrado Alvaro, Luigi Russo. Sin dal suo esordio il Premio Sila ha prodotto eventi significativi come la storica conferenza di Giacomo De Benedetti su Alfieri e quella di Carlo Muscetta su Padula.\r\nIn un costante e intenso impegno culturale, nell’arco di molti decenni, il Sila ha coinvolto nelle sue Giurie varie personalità del mondo letterario, fra cui Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Walter Pedullà, Geno Pampaloni, Angelo Guglielmi, Rosario Villari, Angelo Maria Ripellino, Enzo Siciliano, e ha contribuito alla scoperta di molti talenti. Fra i tanti della sua lunga storia ricordiamo Luigi Malerba, Rossana Ombres, Franco Cordelli, Franco Basaglia, Vincenzo Cerami, Giuseppe Pontiggia, Vittorio Sermonti, Ottiero Ottieri, Leonardo Sciascia, Mario Tobino, Giorgio Bocca, Ignazio Silone, Michele Prisco.\r\n\r\nNel maggio del 2010 è stata costituita la Fondazione Premio Sila allo scopo di far rinascere il premio che vide le sue ultime edizioni negli anni novanta. Il Premio è sostenuto da UBI Banca Carime con il contributo di Provincia di Cosenza, Camera di Commercio di Cosenza, Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Calabria.\r\n\r\nFondazione Premio Sila ‘49\r\nwww.premiosila49.it\r\n\r\nFonte: Davis&Franceschini

Grafica Divina

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