Ospitiamo il Dott. Emilio Betti, chirurgo estetico e dermatologo, specializzato in Medicina Anti-invecchiamento. Insieme a lui proviamo a rispondere alle domande più frequenti che si sente porre dalle tante persone che si rivolgono a lui.\r\n\r\nDottore è possibile ritardare l’invecchiamento?\r\n\r\nCara signora certamente ! Oggi è possibile fare moltissimo per ritardare l’invecchiamento e migliorare il proprio aspetto nello stesso tempo. Infatti la medicina e la chirurgia estetica negli ultimi anni ha avuto un’evoluzione sorprendente.\r\n\r\nE’ possibile migliorare il nostro corpo, rimodellarlo oppure semplicemente scegliere di prevenire l’invecchiamento.\r\n\r\nLo sforzo degli specialisti delle discipline che si occupano del mondo della bellezza e del benessere è stato ed è quello di sostituire gli interventi cruenti con cure dolci ma ugualmente efficaci.\r\n\r\nPerciò accanto ai vecchi interventi per ringiovanire il viso come il lifting tradizionale, per correggere i difetti del naso “la rinoplastica”, o per aumentare il seno “la mastoplastica additiva”, abbiamo sviluppato una medicina ed una chirurgia estetica SOFT affinché la paziente possa sentirsi davvero bene nella propria pelle. \r\n\r\nNO !!! a labbra a canotto, gonfie ed inespressive, zigomi esagerati innaturali, \r\n\r\nAbbiamo messo al bando i visi tirati e stirati che si vedono aver fatto un lifting da 10 metri di distanza, così come rifiutiamo i nasi finti e innaturali, tutti uguali ed evidentemente rifatti, per non parlare dei seni che somigliano ad air bag, rotondi e a palla.\r\n\r\nOggi si può combattere e ritardare l’invecchiamento dovuto al nostro orologio biologico da una parte e dall’altra migliorare il “come si appare”. Dentro e fuori vanno insieme più di quanto non si creda.\r\n\r\nOggi con le nuove tecnologie e le nuove metodiche è possibile proporre una CHIRUGIA ESTETICA SOFT.\r\n\r\nIl dovere di un medico specialista che si occupa di bellezza e di benessere è quello di cercare di soddisfare il più possibile le aspettative e le esigenze delle persone che gli si rivolgono.\r\n\r\nArticolo del Dott. Emilio Betti