La principale colonia di nidificazione degli aironi (garzaia) del Padule di Fucecchio, situata nella zona dell’Uggia all’interno della Zona di Protezione Speciale e dell’Area Contigua della Riserva Naturale, è stata gravemente danneggiata da un irresponsabile intervento di taglio della vegetazione.\r\n\r\nLa grande garzaia è insediata in una fitta boscaglia che prima del taglio era quasi impenetrabile, garantendo la necessaria tranquillità per la nidificazione, mentre ora presenta per tutta la sua lunghezza un ampio squarcio che potrebbe anche pregiudicare l’insediamento e la riproduzione degli aironi nei prossimi anni.\r\n\r\nL’importanza delle garzaie del Padule di Fucecchio è ben nota in quanto vengono monitorate da anni; una pubblicazione della Regione Toscana uscita solo pochi mesi fa evidenzia come l’area umida rappresenti il comprensorio più importante a livello regionale per la riproduzione degli aironi, sia per il numero delle specie che per quello delle coppie nidificanti.\r\n\r\nIn Padule ci sono tre garzaie attive (le altre due si trovano all’interno della Riserva Naturale pistoiese), fra cui la più importante è proprio quella dell’Uggia, che nel 2012 ha ospitato oltre 750 nidi appartenenti a 5 specie diverse; fra queste, le popolazioni più numerose della Toscana di Garzetta, Nitticora e Sgarza ciuffetto, tre specie inserite nell’allegato 1 della direttiva 2009/147/CE sulla conservazione degli uccelli selvatici.\r\n\r\nInoltre questa garzaia ha anche una rilevanza di livello nazionale, dato che nel 2012 vi si è insediato il Mignattaio, un raro ibis che in Italia nidifica stabilmente solo in un altro sito all’interno del Parco Regionale del Delta del Po.\r\n\r\nPurtroppo la storia delle garzaie del Padule di Fucecchio è costellata di gravi episodi di disturbo o danneggiamento, dal taglio degli alberi agli incendi; la stessa colonia dell’Uggia nel 2002 era stata abbandonata dagli aironi dopo la costruzione al suo interno, in piena stagione di nidificazione, di un capanno per fotografi e visitatori, ed era stata occupata di nuovo solo nel 2009.\r\n\r\nAdesso la garzaia dell’Uggia ha dovuto subire un taglio della vegetazione che rischia di comprometterne l’integrità; per sperare in un recupero, è di fondamentale importanza che si mettano in atto tempestivamente misure di ripristino dell’habitat e che sia interdetto l’accesso all’area ed alle immediate adiacenze durante la fase di insediamento e nidificazione degli aironi.\r\n\r\nPiù in generale, non possiamo fare a meno di rilevare come l’ennesimo episodio di danneggiamento si inserisca in un quadro complessivo decisamente sconfortante per la tutela della biodiversità del Padule di Fucecchio; mentre l’ampliamento della Riserva Naturale si fa attendere da troppi anni, aumentano fenomeni di illegalità diffusa, incendi, attingimenti abusivi ed atti vandalici nei confronti delle strutture dell’area protetta.\r\n\r\nNel corso degli ultimi quindici anni si sono ottenuti anche risultati importanti, soprattutto legati agli interventi di ripristino e miglioramento ambientale effettuati all’interno della riserva naturale istituita dalla Provincia di Pistoia, ma tutto questo rischia di essere vanificato senza una maggiore e più efficace attività di controllo.\r\n\r\nComprendiamo perfettamente come le risorse degli Enti locali siano sempre più limitate, ma quando mancano mezzi e personale si possono fare delle scelte, privilegiando azioni mirate e ben coordinate, e la tutela di un’area unica come il Padule di Fucecchio dovrebbe rappresentare sempre una ineludibile priorità.\r\n\r\nFonte: WWF Toscana