Claudio Volpe è un giovane autore catanese che affronta in questo suo libro, presentato al Premio Strega, temi di grande importanza in un romanzo confessione di un padre al figlio down. Leggiamo una lunga e appassionata ricostruzione di una vita senza punti di riferimento a partire dal padre puttaniere e dalla madre ubriacona. Una partenza difficile per una vita intensa e piena di ostacoli e prove da affrontare.\r\n\r\nUna vita, come dice l’autore, fatta di vuoti, vuoti di affetti, sentimenti, presenze, amore, che ha tentato di riempire cercando, anche annaspando fino quasi a farsi distruggere e annullare da un’esistenza fatta di efferatezze, per ritrovare poi la fanciullezza, per riscattarsi e rinascere nell’amore.\r\n\r\nI temi toccati sono l tanti e tutti di grande importanza dalla famiglia, alla solidarietà, dal riconoscimento delle diversità, alla speranza.\r\n\r\nIn questo romanzo Claudio Volpe sebbene giovanissimo, denota una vasta conoscenza letteraria e ne fa uno sfoggio non così utile alla narrazione esibendo vocaboli non a tutti accessibili. In molti casi le frasi sono inutilmente descrittive e ridondanti nell’aggettivazione, che appesantiscono una storia che funziona e convince. Il vuoto intorno è un libro che fa riflettere, profondo ed intenso è il ‘sentimento del mal di vivere’.\r\n\r\nMolto efficace il racconto della fiaba cinese su Inferno e Paradiso e per quanto ci riguarda molto più credibile di tanti altri tentativi.\r\n\r\nDuilio Torre