Conosciamo meglio i Montreal. Venerdì 6 luglio è uscito il loro EP “Situazioni Momentanee di Panico”. Il disco è stato realizzato in co-produzione artistica con i Velvet e ne è stato estratto un singolo ed un video dal titolo “Ti Farà Piacere” (che è stato in anteprima su Rockol per un’intera giornata). Ecco cosa ci siamo detti.\r\n\r\nSono stati recentemente scelti per suonare sul palco del *Sisley\r\nIndependent Tour* dopo esser stati giudicati da una giuria specializzata\r\ntra tutti quelli che hanno inviato il loro materiale al sito della\r\nmanifestazione.\r\n\r\n \r\n\r\nCosa dobbiamo sapere sui Montreal?\r\nPer ora non abbiamo una lunga biografia ma ti possiamo dire che la nostra band è composta da 5 ragazzi con tanta voglia di suonare e diffondere la loro musica.\r\n\r\nCosa vi proponete con la vostra musica?\r\nCi proponiamo la ricerca dell’originalità. Per quanto tutto sia già stato scritto e detto si può sempre trovare un modo alternativo per farlo. Non vogliamo essere uno dei mille gruppi che emulano i loro idoli diventandone la brutta copia: prendiamo le mosse dai nostri riferimenti musicali per creare qualcosa di nuovo. Da qui anche la scelta di cantare in italiano su un genere distante dalla tradizione musicale nostrana.\r\n\r\nCome uscire da situazioni momentanee di panico?\r\nPensando in positivo e lasciando scivolare a terra i dubbi che ci assalgono ogni giorno. In tempi di crisi solo un’emozione semplice può salvarci.\r\n\r\nQuale deve essere il ruolo di chi fa musica oggi?\r\nNon cibarsi solo di luoghi comuni ma cercare di andare oltre. La musica ha il compito di mandare un messaggio e necessita di qualcuno che lo faccia realmente. Il mercato musicale, spesse volte, apre le porte a chi non ha niente da dire e questo non fa bene alla musica stessa: rischia di diventare solo un sottofondo inascoltato!\r\n\r\nCosa vi aspetta?\r\nCi aspetta ancora un lungo lavoro. “Situazioni Momentanee Di Panico” è il nostro punto di partenza ed è proprio da qui che muoveremo i nostri primi paissi.\r\n\r\nIntervista di Elena Torre\r\nFoto: Marta Bogg