Sono pronte le bandiere verdi e nere che Legambiente consegnerà da qui a ottobre sull’arco alpino italiano per premiare chi si è adoperato per la valorizzazione e la difesa delle località montane e denunciare situazioni di degrado e cementificazione. E’ partita, con l’apertura di Festambiente Alpi in Valmasino, il tour della Carovana delle Alpi, la campagna di Legambiente che monitora lo stato di salute delle Alpi. Undici le buone pratiche selezionate quest’anno e undici le bocciature per i danni causati al territorio da amministrazioni e società.\r\n\r\n“Le situazioni monitorate mostrano come sia tanto il lavoro da fare per difendere e valorizzare le Alpi, un territorio ricco di storia, di risorse naturali e culturali, dove con scarsa lungimiranza si è cercato di importare il modello di sviluppo della pianura: traffico privato, grandi alberghi, turismo stagionale, grandi impianti invernali – commenta il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza –. Sul versante italiano vivono oltre 4 milioni di abitanti, distribuiti in una costellazione di piccoli centri, ma su questo patrimonio incombe da anni un forte disagio causato dalla crescente rarefazione dei servizi territoriali, che rischia di provocarne la scomparsa. Ma proprio in questi anni la crisi del vecchio modello di sviluppo pone in primo piano la possibilità di uno sviluppo diverso, basato sulla green economy, a misura di chi la montagna la abita 365 giorni all’anno. La sopravvivenza delle comunità alpine è legata al miglioramento della qualità infrastrutturale, materiale e immateriale, soprattutto per quel che riguarda servizi come l’istruzione, la sanità, l’assistenza agli anziani,la banda larga, le proposte culturali e il trasporto pubblico”.\r\n\r\n“Per costruire comunità stabili, in equilibrio con il territorio – aggiunge Vanda Bonardo, responsabile Alpi di Legambiente – occorrono forti cambiamenti strutturali. I territori montani, per loro natura, possono diventare felicemente abitabili se le popolazioni riescono a sviluppare le competenze utili per costruire condizioni ambientali competitive: un forte controllo del consumo di suolo, coniugato con attività di prevenzione del dissesto, attenzione alle risorse, in particolare all’acqua, sostegno al recupero edilizio, distribuzione degli insediamenti in modo da poter attivare servizi pubblici efficaci, infrastrutture telematiche. C’è la necessità di costruire posti di lavoro che attraggano l’occupazione giovanile qualificata, dai parchi tecnologici a quelli naturali – e a tutto ciò occorre associare anche un’attenta progettazione degli edifici. La messa in discussione delle Comunità Montane e i tagli agli enti locali e ai servizi, qui più che altrove peseranno sulle comunità. Per questo occorrerebbe ripensare a forme di contributi specifici utili a tamponare le ulteriori fragilità che si verificheranno”.\r\n\r\nDelle 11 bandiere nere che vanno ai “pirati” delle Alpi, ben 3 sono assegnate in Piemonte, 2 in Veneto, 2 in Lombardia, una rispettivamente a Friuli Venezia Giulia, Trentino, Valle d’Aosta e Liguria. Le vicende selezionate evidenziano una visione distorta della valorizzazione turistica, che favorisce la speculazione, a fronte di un’assenza di politiche di tutela.\r\n\r\nDalle Alpi non arrivano, però, solo brutte notizie. Altrettante bandiere verdi sono state selezionate per premiare progetti che mettono in campo politiche virtuose. Alla Lombardia vanno 4 riconoscimenti, 2 al Piemonte mentre Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino e Valle d’Aosta ne prendono uno a testa. In questi casi, amministratori e cittadini hanno saputo incrociare il desiderio di sviluppo sociale e civile con la conservazione degli ambienti naturali più preziosi. Una bandiera verde va anche ai cittadini della Confederazione Svizzera che con il referendum di marzo scorso hanno scelto di mettere un freno alla costruzione di seconde case.\r\n\r\nPer l’undicesimo anno consecutivo, la Carovana delle Alpi attraverserà dunque il nostro arco alpino per sollecitare i cittadini, le forze economiche, le istituzioni a rendersi protagoniste della sfida della qualità ambientale sulle montagne: dalle valli liguri a quelle Carniche, l’obiettivo sarà quello di valorizzare le risorse locali, sottolineare l’importanza delle aree protette, far conoscere i piccoli comuni e le loro tradizioni. Dal 13 al 15 luglio c’è Festambiente Alpi in Valmasino, in provincia di Sondrio. Poi riflettori puntati sui “Fiumi senz’acqua”, un’iniziativa promossa da Legambiente e CIPRA con lo scopo di segnalare i casi in cui viene sottratta tutta o quasi tutta l’acqua di fiumi e torrenti. In primo piano anche il cemento in alta quota, le speculazione edilizia, gli impianti di risalita che devastano il territorio.\r\n
Le bandiere di Carovana delle Alpi 2012
\r\nBANDIERE NERE\r\n\r\nAgli Organizzatori della “Motocavalcata delle Alpi Carniche”e agli enti pubblici, la Comunità Montana della Carnia in primis, che ne hanno autorizzato e sostenuto l’effettuazione\r\n\r\nPer i danni provocati ai sentieri, per il disturbo alla fauna e per l’assurda concezione che, favorendo le manifestazioni di enduro, si sostenga il turismo in montagna.\r\n\r\nAl Comune di Enego (Vi)\r\n\r\nPer aver approvato un progetto per “la valorizzazione turistica, ambientale e naturalistica della piana di Marcesina” che prevede la realizzazione di parcheggi sparsi per più di 840 posti auto.\r\n\r\n \r\n\r\nAd Aldo Brancher, presidente di ODI, Organismo di Indirizzo\r\n\r\nPer aver distorto l’intento perequativo a favore dei comuni montani confinanti con le province autonome, assegnando con il massimo arbitrio i fondi del 2010 e 2011 per complessivi 160 milioni di euro.\r\n\r\nAlla Società impiantistica Carosello Ski Folgaria\r\n\r\nPer l’utilizzo, nel dicembre 2011, per un’intera giornata, di un elicottero per trasportare neve artificiale da località Fondo Grande fino alle piste di Cima Pioverna (400 metri di quota più in alto) perché le alte temperature (per effetto di inversione termica) non ne consentivano la produzione.\r\n\r\nAlla Provincia di Brescia\r\n\r\nPer l’autorizzazione continua di captazioni a scopo idroelettrico e per non aver realizzato uno studio del bilancio idrico ma aver negato fino ad oggi qualsiasi confronto sulle acque e le derivazioni idroelettriche in Valle Camonica.\r\n\r\nAi Comuni della Val Trompia\r\n\r\nPer non aver ancora risolto il problema della raccolta e smaltimento delle acque reflue, continuando a utilizzare il fiume della valle, il Mella, e i suoi affluenti come collettori fognari a cielo aperto.\r\n\r\nAlla Regione Piemonte\r\n\r\nPer l’assenza di politiche volte alla tutela, la regolamentazione e la valorizzazione della montagna\r\n\r\nAlla SITAF S.p.A.\r\n\r\nPer aver finalmente palesato, dopo un decennio di menzogne, che dietro ai lavori per la messa in sicurezza del traforo del Frejus si celi in realtà un vero e proprio raddoppio del tunnel autostradale.\r\n\r\nAlla Provincia di Biella \r\n\r\nPer l’eclatante passività riguardo allo sfruttamento del torrente Sessera: mancata approvazione del Piano di Gestione del SIC, mancata identificazione delle aree inidonee per gli impianti da fonte rinnovabile idroelettrica, mancata predisposizione di un Piano Territoriale Provinciale redatto previa specifica VAS sullo sfruttamento delle acque superficiali e profonde, mancata definizione di criteri di esclusione, ecc.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nAll’amministrazione comunale di Courmayeur (Ao)\r\n\r\nPer ritardi immotivati dovuti al mancato adeguamento del Piano regolatore di Courmayeur e al tentativo, con procedura anomala, di estendere le zone golfistiche in aree ZPS e SIC, che mettono a repentaglio la biodiversità nelle aree Natura 2000 ai piedi del Massiccio del Bianco.\r\n\r\nAlla Regione Liguria e alla Provincia di Imperia\r\n\r\nPer l’insensato nuovo progetto di impianto sciistico in località Monesi di Triora (IM).\r\n\r\nBANDIERE VERDI\r\n\r\n \r\n\r\nAgli “Agricoltori Custodi” della Carnia\r\n\r\nPer la tenacia dimostrata nel conservare e migliorare le antiche varietà ortofrutticole delle vallate carniche e per la salvaguardia della biodiversità coltivata.\r\n\r\nAll’Associazione per la promozione e la tutela della pecora Brogna\r\n\r\nPer l’intenzione di evitare l’estinzione una delle due razze ancora esistenti di pecora autoctona della Lessinia, con il fine di valorizzare e promuovere il ruolo zootecnico dell’agricoltura di montagna e favorire la sostenibilità territoriale.\r\n\r\nAl Comune di Malosco (Tn) \r\n\r\nPer il buon regolamento comunale riguardante l’utilizzo di prodotti fitosanitari e la disciplina delle coltivazioni agricole, approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 25 del 17.11.2010.\r\n\r\n \r\n\r\nAlla sezione CAI di Palazzolo Sull’Oglio\r\n\r\nPer tutte le iniziative dedicate alla scoperta dell’ambiente montano in Valle Camonica e per la realizzazione del Giardino botanico alpino di Pietra dell’Orsa\r\n\r\n \r\n\r\nAll’Azienda Grafica “La Cittadina” di Gianico (Bs)\r\n\r\nUn riconoscimento ad una azienda, insediata nel territorio della Bassa Valcamonica,che ha scelto di posizionarsi ad un virtuoso crocevia tra eccellenza produttiva e sostenibilità ambientale\r\n\r\n \r\n\r\nAll’amministrazione Comunale di Edolo (Bs)\r\n\r\nPer l’ideazione e lo sviluppo di efficaci politiche urbanistiche e di sviluppo urbano impostate sulla sostenibilità e la conservazione dell’ambientale.\r\n\r\nAlla Regione Lombardia e alla Provincia di Sondrio\r\n\r\nPer la redazione e l’approvazione del Piano d’Area Alta Valtellina, uno strumento di programmazione che stabilisce e orienta il futuro territoriale e turistico del principale comparto turistico montano della Lombardia posto in diretta continuità con il Parco Nazionale dello Stelvio.\r\n\r\nAl comitato Treno Vivo Valpellice\r\n\r\nPer le molteplici attività a salvaguardia della mobilità sostenibile e per le proposte per realizzare un modello di mobilità da esportare in ambiente alpino.\r\n\r\n \r\n\r\nAl comitato della Valsesia “Noi Walser, per un turismo sostenibile e responsabile”\r\n\r\nPer il puntuale presidio territoriale volto a contrastare gli abusi e le speculazioni edilizie a danno del patrimonio naturalistico e ambientale.\r\n\r\n \r\n\r\nAll’Institut Agricole Régional della Valle d’Aosta\r\n\r\nPer le svariate iniziative di tutela della biodiversità nell’agricoltura e di promozione della qualità della produzione agricola.\r\n\r\nAi cittadini della Confederazione Svizzera\r\n\r\nPer aver messo un freno alle seconde case il referendum popolare di marzo scorso.\r\n\r\nFonte: Legambiente