Inaugurata sabato 30 giugno nelle sale del Palazzo Mediceo di Seravezza (Lu), la mostra dal titolo “Le avventure della forma. Dall’espressività di Viani, Sironi e Rosai alla realtà allucinata di Ligabue, Transavanguardia e oltre” che rimarà aperta fino al 9 settembre 2012. Una rassegna ideata e curata da Enrico Dei e da Marco Moretti e organizzata dalla Fondazione Terre Medicee e dal Comune di Seravezza in collaborazione con l’Archivio Opere Lorenzo Viani di Viareggio. Erano presenti il sindaco di Seravezza e presidente della Fondazione Terre Medicee Ettore Neri, l’assessore alla cultura Riccardo Biagi, il direttore della Fondazione Franco Carli e i due curatori.“Il percorso espositivo documenta un viaggio lungo oltre 100 anni – hanno spiegato Dei e Moretti – dedicato a tutti quegli artisti, sia i grandi nomi ma anche tanti meno noti, che hanno fatto della espressività il filo conduttore del loro lavoro nella pittura e la scultura italiana ”. Il percorso espositivo presenta 80 opere di 39 artisti diversi; esempi di esperienze artistiche che hanno caratterizzato il corso del passato secolo fino a noi le molteplici espressività della forma hanno avuto aspetti rilevanti. Si parte da Lorenzo Viani di cui è esposta anche un’opera inedita il “Cavatore”, realizzata tra il 1907 – 1909 – e Ottone Rosai. Due artisti in cui la loro l’espressività si pose apertamente controcorrente (sia come segno-pittura sia come tematica volta a coloro «cui duole il mondo dell’anima»), l’estroversione dall’ordine classico si rilevò in altri artisti per mezzo di molteplici forme espressive che questa mostra documenta. Un tragitto che, dalla scultura ‘eversiva’ ottocentesca di Medardo Rosso, arriva fino ad oggi con artisti del primo e secondo Novecento come Felice Carena, Carlo Carrà, Ardengo Soffici, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Mario Sironi, Achille Funi, Felice Casorati, Massimo Campigli, Primo Conti, Franco Gentilini, oltre ai citati Viani e Rosai. La scultura è rappresentata da Libero Andreotti, Evaristo Boncinelli, Marino Marini, Giacomo Manzù, Arturo Martini, Quinto Martini, Ugo Guidi, Venturino Venturi.\r\n\r\nQuindi pittori delle generazioni anni Dieci e Venti, come Renato Santini, Dilvo Lotti, Silvio Loffredo, Xavier e Antonio Bueno. Un’intera sala è dedicata al massimo esempio italiano della pittura visionaria, Antonio Ligabue, pittore e scultore. La rassegna si pregia di documentare, a fianco dei maestri storici del Novecento, artisti di più giovane generazione, fino alla ricerca propositiva di autori meno noti ma di sicuro interesse espressivo. Così, accanto all’allucinante dirompenza di Ligabue, ecco quella altrettanto visionaria di Sergio Terzi detto Nerone, che di Ligabue fu autista, poi alcolizzato e infine redento dalla pittura. Altro esempio è l’americano – poi residente in Italia – Ken Tielkemeier, allievo all’Accademia di Belle Arti di Firenze di Ottone Rosai, la cui opera ancor oggi poco conosciuta anticipa di oltre vent’anni gli assunti neo espressionisti della Transavanguardia, il cui gruppo viene qui rappresentato da Sandro Chia e Mimmo Paladino, mentre l’Arte Povera è presente con Michelangelo Pistoletto. La rassegna si chiude con l’espressività immaginifica di Luca Alinari e opere di quattro artisti della generazione anni Cinquanta che si sono messi in luce alla 54esima Biennale di Venezia (Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi, poi riallestito a Torino quale omaggio al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia): lo scultore Franco Mauro Franchi, e i pittori Giampaolo Talani, Massimo Vinattieri e Concetta De Pasquale, unica “quota rosa” di questo viaggio tra i meandri espressivi dal Novecento a noi, la quale idealmente stabilisce, con la ‘liquefazione’ dei suoi corpi invisibili, l’ultima frontiera tra la forma e la sua riflessa astrazione.\r\n\r\nLa mostra “Le avventure della forma. Dall’espressività di Viani, Sironi e Rosai alla realtà allucinata di Ligabue, Transavanguardia e oltre”, si avvale dei patrocini e contributi di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana. La mostra è aperta tutti i giorni dal 1 luglio al 9 settembre 2012, nel Palazzo Mediceo, via del Palazzo 358, Seravezza (Lu), dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 24 Ingresso: euro 6, ridotto euro 4. Il catalogo edito da Bandecchi & Vivaldi è in vendita al costo di 20 euro. Info: tel. 0584.757443, e-mail: info@terremedicee.it www.terremedicee.it