Ripartire dal mare e dalle coste per affermare l’importanza della tutela ambientale. Anche quest’anno migliaia di volontari di Legambiente insieme a cittadini e bambini hanno centrato l’obiettivo: nei tre giorni di volontariato, 25-26-27 maggio, di Spiagge e Fondali puliti – Clean up the Med 2012, hanno raccolto circa cinquanta tonnellate di rifiuti di ogni genere abbandonati sugli arenili o sui fondali. Bottiglie, lattine, scatolette, ma anche buste di plastica, carcasse di elettrodomestici, pneumatici e tanto catrame sono stati il bottino di un lungo weekend che ha fatto risplendere le oltre 300 località costiere, dove il Cigno Verde e i suoi circoli hanno organizzato l’annuale pulizia delle spiagge. Ma l’iniziativa è stata anche l’occasione per diffondere le buone pratiche di sostenibilità ambientale attraverso incontri, punti informativi ed esercitazioni di Marine Pollution nelle tecniche di intervento in caso di sversamento d’idrocarburi come quella organizzata per il grande appuntamento di chiusura della campagna avvenuto oggi in Veneto, a Rosolina (RO).
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“Ognuno di noi può fare la differenza. Spiagge e Fondali Puliti – spiega Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – dimostra come attraverso l’impegno di tutti ed assumendo comportamenti più responsabili e rispettosi dell’ambiente si possa difendere e tutelare il paesaggio costiero, un patrimonio unico ed una ricchezza preziosa per il nostro Paese. Anche quest’anno l’adesione alla nostra iniziativa è stata alta e dimostra come la gente voglia fare concretamente qualcosa per il mare e per le coste. Un impegno che inizia prima di tutto non gettando i rifiuti dove capita, ma effettuando sempre la raccolta differenziata”.
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Anche quest’anno, tra i rifiuti raccolti, a farla da padrone sono i mozziconi e filtri di sigarette e la plastica, che rappresentano circa il 40% di ciò che è stato trovato tra la sabbia e i fondali. Un dato confermato anche da una recente campagna europea che stima tra i rifiuti più comuni un 30% di mozziconi e filtri e quasi il 10% di plastica (fonte Unep). Eppure l’immondizia, se venisse riciclata, potrebbe tornare a nuova vita, come è stato spiegato dai volontari di Legambiente alle scolaresche e a tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione nei punti informativi allestiti per Spiagge e Fondali Puliti. Basti pensare che, ad esempio, riciclando 800 lattine di alluminio si può realizzare una bicicletta e con sole 20 bottiglie di plastica un pile da indossare.
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La campagna è stata l’occasione anche per puntare l’attenzione sul problema degli sversamenti d’idrocarburi. Gruppi di protezione civile di Legambiente hanno, infatti, organizzato oggi a Rosolina (RO), un’esercitazione di Marine Pollution, mettendo in pratica tutte le procedure di intervento in caso di spiaggiamento di petrolio. Il fenomeno degli sversamenti d’idrocarburi è purtroppo molto più drammatico di quanto si pensi. Secondo i dati di UNEP MAP ogni anno ne finiscono in mare e quindi in parte anche sulle coste del Mediterraneo oltre 100mila tonnellate di greggio. Per avere un termine di paragone, basti pensare che la quantità d’idrocarburi dispersa in mare a seguito dell’incidente della petroliera Haven, avvenuto in Liguria nel 1991, è stata di circa 140mila tonnellate.
\r\n\r\nInfine, Legambiente nel week-end per la difesa del mare e delle coste, ha chiesto spiagge aperte a tutti. Nessuno stabilimento balneare ha il diritto di negare l’accesso alla battigia: la legge stabilisce che non deve essere pagato alcun pedaggio per raggiungere il mare. L’associazione ambientalista chiede, così, a cittadini e turisti di segnalare eventuali violazioni denunciandole al locale comando dei vigili urbani e/o alla locale capitaneria di porto. \r\n
Il prossimo appuntamento di Legambiente con il mare è per il 14 giugno a Roma, ore 11 con la presentazione della Guida Blu realizzata insieme al Touring Club, con le spiagge più belle, le località costiere più pulite e tutte le località premiate con le Vele.
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fonte: Legambiente